L’ex ospedale al Mare è sul mercato
VENEZIA. L’ex ospedale al Mare offerto da Cassa depositi e prestiti ai maggiori investitori immobiliare in campo mondiale insieme ad un altro “pacchetto” di immobili di pregio che la società partecipata dal ministero dell’Economia possiede a Roma, Firenze, Bologna e Milano.
Nove in tutto, tra cui c’è appunto l’ex nosocomio lidense che la Cassa ha acquistato dal Comune. Affidati a un primario broker internazionale che li ha appunto proposti a investitori statunitensi, arabi, europei per ricevere manifestazioni di interesse per la vendita o la valorizzazione. Entro la primavera si attende la risposta e l’arrivo di proposte concrete per verificare la fattibilità del recupero.
La Cassa depositi ha già indicato come una delle possibili destinazioni del complesso dell’ex ospedale al Mare quella delle Rsa, le residenze sanitarie assistite, per anziani o persone non autosufficienti, ma comunque con servizi non ospedalieri e di livello elevato.
Ma c’è comunque massima elasticità rispetto alle proposte di valorizzazione che potrebbero pervenire dall’estero e che potrebbero prevedere anche altre destinazioni per il complesso da 55 mila metri quadrati, attualmente in stato di forte degrado soprattutto per quel che riguarda quelli che furono i precedenti padiglioni sanitari.
Nel frattempo comunque Cassa depositi e prestiti ha finalmente affrontato il problema della messa in sicurezza dell’ex ospedale al Mare con la sistemazione di tutte le recinzioni, per evitare così che - come è accaduto in tutti questi anni - l’area diventi soprattutto di notte luogo di rifugio per sbandati, tossicodipendenti e senza fissa dimora. Cassa depositi aveva già presentato alla Soprintendenza veneziana - passo indispensabile perché l'area risulta vincolata - un progetto per il ripristino delle recinzioni nella parte del complesso in cui sono state aperte o divelte, affidato alla Prelios, la società incaricata della gestione ordinaria del complesso - dovrebbe iniziare i lavori. In questo modo l’ex ospedale al Mare dovrebbe essere interamente messo al sicuro in attesa che parta effettivamente l’operazione-recupero. Hanno pertanto lasciato l’area anche i giovani dell’associazione Officina Teatro Marinoni che in questi anni di degrado hanno provato a mantenere vivo nell’ex teatrino un’attività di tipo socio culturale, facendo anche una sorta di presidio di esso.
Il passaggio successivo ora dovrebbe riguarda il completamento delle bonifiche dell’area dell’ex ospedale al Mare, che il Comune aveva già svolto quando l’ “inquilino” del complesso era EstCapital, ma non completato. Proprio il passaggio da una proprietà all’altra non aveva consentito al Comune di completare l’intervento liberando del tutto il sottosuolo dalle sostanze soprattutto chimiche accumulatesi nel tempo e non potendo così ottenere dalla Regione il certificato di avvenuta bonifica. Il secondo lotto di lavori di bonifica e la sua progettazione sarà affidata a Veritas. Sono già stati spesi due milioni e 200 mila euro di fondi regionali per il disinquinamento stanziati per la bonifica per l'intervento e ne resterebbero a disposizione altri due milioni e 300 mila circa per completare la bonifica. Va ricordato che la stima iniziale dei costi della bonifica fatto dalla società Sta per conto di EstCapital sfiorava i sei milioni di euro. Su questa base era arrivato lo stanziamenti regionale, ma poi erano bastati solo due milioni e 200 mila euro circa per il primo stralcio delle bonifiche.
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