L’ex deposito Actv toglie il sonno ai residenti
Camion che entrano ed escono dal cantiere, pozze d’acqua poco naturali, movimentazione di terra, rumori: i lavori all’interno dell’ex deposito Actv di via Torino stanno creando disagi e malumori agli abitanti della zona. Ecco perché 120 famiglie che abitano nei pressi dell’area hanno lanciato un appello all’amministrazione comunale tramite una lettera aperta che ha già sortito il primo effetto: un incontro sabato scorso nel circolo Pd di piazzale Madonna Pellegrina alla presenza del segretario provinciale Michele Mognato e del referente all’Urbanistica Carlo Pagan. «Abbiamo vissuto per decenni sopra gli autobus» scrivono le famiglie «ancora quando c’erano gli “accenditori” che mettevano in moto i vecchi motori diesel venti minuti prima della partenza. Abbiamo fornito il nostro aiuto affinché Mestre non fosse più il brutto anatroccolo e, per ultimo, abbiamo visto vendere quello spazio per pagare la costruzione del tram, un biglietto ben caro. Ora vogliamo alcune rassicurazioni». Sono sostanzialmente cinque le domande rivolte alle istituzioni. Anzitutto, gli abitanti chiedono certezze sulla propria salute, in relazione al metodo di bonifica. Poi, «cosa vuol dire che le costruzioni poggeranno su una platea di cemento di un metro di spessore? Anche l’edificio di 75 metri? Bisogna ricordare che tutte le case sono costruite su una terra acquitrinosa e presentano dunque problemi di statica». Altra questione. «Serve davvero al commercio cittadino il nuovo supermercato in programma? E come la mettiamo con la viabilità?». E ancora: «non esiste il rischio di problemi idraulici?». Infine: «Il parcheggio a raso farà sì che i residenti avranno auto e camion tutto il giorno davanti alle finestre?». Le domande sono state già rivolte sabato in piazzetta Madonna Pellegrina. Risposte? «Le preoccupazioni delle famiglie sono legittime» commenta Pagan «Ci hanno chiesto soprattutto attenzione per la pulizia della zona. Abbiamo preso l’impegno di analizzare le loro istanze e di trovarci a breve per ridiscuterle. Ci incontreremo nei prossimi giorni». (g.cod.)
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