Lettera di Casella al Comune esposto della Lega al prefetto
CAORLE. La lettera misteriosa. Mentre continuano ad addensarsi le nubi sulla questione terme a Caorle, Rosanna Conte, consigliere comunale della Lega Nord, del gruppo consiliare “Lista Civica Miollo Sindaco”, ha presentato un esposto al prefetto di Venezia. Oggetto, la presunta omissione d’atti d’ufficio nel Comune di Caorle e richiesta di verifiche per accertare le relative responsabilità. Si tratta della lettera che l’amministratore della Caorle Investimenti Srl, Claudio Casella, avrebbe protocollato lo scorso 14 novembre presso il Comune, indirizzata a sindaco, assessori e consiglieri comunali. L’argomento non sarà chiuso facilmente in un cassetto dopo inchieste, interrogazioni parlamentari e rivelazioni.
«Alla luce di quanto avvenuto l’ho ritenuto un atto dovuto» spiega Conte, «mi sono sentita parte lesa nei diritti quale consigliere comunale e credo sia necessario fare chiarezza attorno a una vicenda che a tutt’oggi non è ancora stata né chiarita né tantomeno commentata da parte del sindaco». Nella lettera Claudio Casella sembra abbia chiesto di essere sentito sulla questione del progetto “Villaggio delle Terme” della stessa società. Argomento inserito all’ordine del Consiglio comunale del mese scorso per discutere in merito all’ulteriore proroga dell’accordo di pianificazione tra il Comune e la ditta per l’attuazione dell’intervento. La Conte e il capogruppo Carlo Miollo hanno presentato anche un’interrogazione, spiegando di essere venuta a conoscenza che in Comune era stata depositata e inviata unicamente al sindaco e agli assessori.
Una decisione che secondo la Conte sarebbe stata del segretario comunale. «Sinceramente», precisa, «devo ancora capire il perché di tale decisione e, soprattutto, non so se il sindaco l’abbia avallata o meno, ma aspetto che mi vengano date spiegazioni nel prossimo Consiglio comunale visto che nemmeno nella seduta del 14 scorso, con la lettera già protocollata, il sindaco ha ritenuto di non dare alcuna comunicazione al riguardo».
«Non vorrei che alla base ci siano altre motivazioni, evidentemente a me sconosciute, non espressamente legate alla lettera. Preferisco limitarmi a credere, o quanto meno voglio sperarlo, che sia stato un malinteso, ancorché omissivo ed è per questo che ritengo che al riguardo sia fatta la massima chiarezza».
L’esponente leghista adombra altri misteri e segreti, oltre questa lettera, e continua a tenere desta l’attenzione sulla vicenda terme con un esposto sul quale si dovrà pronunciare il prefetto. Altrimenti la verità potrebbe venire fuori dal prossimo Consiglio comunale, ammesso che il sindaco Luciano Striuli decida di parlare dopo un lungo silenzio.
Giovanni Cagnassi
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia