Lettera al sindaco di Noale «Bovoeti Day fuori legge»
NOALE. Sagre e tradizioni sotto attacco, nel Miranese non c’è più appuntamento che non faccia discutere. Altro che maltempo e crisi, a sganciare siluri contro le feste paesane nel periodo clou dell’anno sono gli stessi cittadini riuniti in comitati e associazioni. E i paesi si dividono: regole da rispettare a ogni costo o tolleranza per tenere vive tradizioni e voglia di stare insieme?
L’ultima bomba l’ha innescata l’innocuo Bovoeti Day, “trovata” culinaria di Ferragosto di un gruppo di amici che a Noale ha catturato i palati di 200 cittadini golosi, ma anche le attenzioni del comitato “Noale salute e sicurezza”. In una lettera indirizzata al sindaco Patrizia Andreotti il gruppo elenca tutta una serie di prescrizioni che chiede al Comune di verificare. Ad esempio: «La somministrazione di alimenti sulla cui provenienza non abbiamo avuto alcuna informazione, come sulla loro preparazione e conservazione, avvenuta in una scatola di plastica non refrigerata», scrive il portavoce del comitato Mattia Di Luca, «così è avvenuta anche la somministrazione in piatto di pane e formaggio, senza alcuna indicazione di provenienza, tipicità, metodo e luogo di preparazione. Stessa cosa dicasi per il vino sfuso». C’è anche l’aspetto della sicurezza nel mirino: «Sono state rispettate le normative sul lavoro e l’igiene?», chiede al sindaco il comitato, annotando come durante la sagra sia stata vista servire ai tavoli anche una minorenne. E gli obblighi sulla pubblicità? «Non c’è alcun timbro di assolvimento dell’imposta».
Da parte degli organizzatori pronta la replica: «Abbiamo adempiuto a tutte le richieste di autorizzazioni fatte dal Comune e versato regolari imposte per occupazione di suolo pubblico e asporto rifiuti. Nulla potrà rovinare il bel clima di festa che si è respirato l’altra sera». Sarà, ma lavorare sotto la mannaia della burocrazia appare sempre più difficile: chiedetelo agli organizzatori del Summer Festival a Mirano, con un piede ormai fuori città dopo le polemiche su musica, limiti d’orario e odore di costicine nell’aria che fanno infuriare più di qualcuno. Nemmeno le tradizioni di decenni sono salve: in via Luneo hanno dovuto battagliare anche per far correre le oche, dopo che le associazioni animaliste hanno chiesto a Comune e Asl di verificare se durante il palio i pennuti siano sottoposti a stress. Alla fine si è corso lo stesso, con i veterinari a misurare la pressione alle oche prima dello start. Non si fidano invece a Salzano, che pur di non beccarsi denunce hanno deciso di non far correre i loro màsari. E a fine mese c’è la Festa dell’agricoltura, sempre a Mirano: l’anno scorso furono polemiche a non finire per la sfilata dei trattori: troppo smog. Insomma: divertitevi, finché si può.
Filippo De Gaspari
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