Letta: "L'aeroporto Marco Polo deve restare italiano"

MESTRE - È iniziato poco a Venezia il forum trilaterale tra Italia, Slovenia e Croazia che vede la partecipazione dei premier dei rispettivi Paesi, Enrico Letta, Alenka Bratusek e Zoran Milanovic. Il vertice, «Sponde, Foro di dialogo e cooperazine Italia-Croazia-Slovenia» è ospitato nella sede della Fondazione Cini, nell'isola di San Giorgio. Si tratta della prima edizione di un incontro per lo sviluppo della cooperazione fra i tre Paesi dell'Alto Adriatico che dovrebbe divenire un'occasione permanente di confronto. Nel forum di oggi, in particolare, si parla di sinergie in termini di infrastrutture, portualità, commercio, energia e pesca, nella cornice di un'Euroregione adriatico-ionica che interpreta la visione strategica del corridoio Baltico-Adriatico.

Prima di arrivare all'isola di San Giorgio il presidente del consiglio Enrico Letta ha visitato le strutture dell'aeroporto Marco Polo. Insieme a Letta è stato accompagnato nella visita dal presidente della Save Enrico Marchi anche il premier sloveno Alenka Bratusek. Ai due capi di governo Marchi ha illustrato in particolare i piani di sviluppo previsti dal masterplan del “Marco Polo”, come l'ampliamento dell'aerostazione, la costruzione del people mover che la collegherà con la darsena e gli edifici che ospiteranno le nuove caserme dei vigili del fuoco e della guardia di finanza.

<E' bene che l'aeroporto di Venezia rimanga italiano, perché ho letto oggi su alcuni giornali qualcosa di poco sintonico con l'interesse del Paese>, così il premier Enrico Letta al termine dell'incontro con Marchi, riferendosi a indiscrezioni su un interessamento di un aeroporto tedesco per lo scalo veneziano.