L’estate delle vacanze rovinate Volotea, ancora ritardi e disagi
Dopo una domenica di difficoltà ancora qualche disagi per i viaggiatori di Volotea. Ieri al Marco Polo di Tessera sono partiti, con un ritardo di 24 ore, i passeggeri del volo CT 1216 per Lampedusa che doveva partire domenica alle 6.20 e che è invece stato rischedulatoper ieri alle 8.03. E in ritardo è decollato anche il volo per Heraklion, a Creta, che doveva partire domenica sera alle 22.05 e che è invece partito solo ieri alle13.13 dallo scalo veneziano. La compagnia aerea è stata protagonista di ritardi, anche di 24 ore, nelle scorse settimane. Sulla vicenda è intervenuta la Filt Cgil del Veneto che ha sollecitato una verifica di Enac e Save per affrontare i disagi per i passeggeri di una compagnia che opera con 760 voli la settimana e ha come base primaria proprio il Marco Polo di Tessera.
Evidemente, dicono dal sindacato, i due aerei di appoggio, più il terzo attivato per l’estate, appaiono insufficienti per la mole di spostamenti e basta un guasto, come è accaduto domenica, ad un aereo in Francia a produrre con un effetto cascata, ritardi che hanno penalizzato i collegamenti con Lampedusa e Cagliari e ieri per Creta. Sul fronte delle vacanze estive rovinate, va segnalato anche il caso che vede come protagonista una coppia di mestrini che aveva prenotato con Alpitour, presso l’agenzia viaggi “Direzione Mondo” in via Mestrina, un soggiorno di una settimana a Creta.
La coppia sarebbe dovuta partire il 31 maggio alle 19.20 da Verona, ma tre giorni prima, ritirando i documenti, il marito viene a sapere che il suo volo è stato anticipato di 12 ore, quindi alle 7 di mattina. Impossibilitata a partire, la coppia ha chiesto all’agenzia di essere dirottata su una meta alternativa, ma Alpitour non avrebbe accettato la proposta e così il viaggio e saltato. La comunicazione del cambio d’orario sarebbe arrivata via sms solo il 10 giugno, tre giorni dopo il presunto ritorno da Creta. Nel messaggino Alpitour ha comunicato il cambio d’orario. Lo staff legale di Adico ha diffidato il gruppo Alpitour chiedendo il rimborso dell’importo speso per la prenotazione della vacanza, 2.800 euro per due persone più 700 euro a testa a titolo di risarcimento danni. «È tempo di ferie ma non bisogna abbassare la guardia», avverte il presidente di Adico, Carlo Garofolini. «Conservate sempre il contratto di vendita del pacchetto turistico sottoscritto per le vacanze, come anche tutti gli scontrini e le ricevute delle spese fatte per rimediare la situazione di disagio eventualmente subìta». Documenti utili per poi rivolgersi alle associazioni dei consumatori per l’assistenza legale. ©RIPRODUZIONE RISERVATA
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