L’escursionista sembra svanito nel nulla

Non si fermano in Valcellina le ricerche di Adriano Duse, 42 anni di Maerne, sparito da domenica. In azione le unità cinofile

MAERNE. È un lavoro incessante quello degli uomini del Soccorso alpino per trovare Adriano Duse, il 42enne di Maerne che è scomparso domenica durante una passeggiata in Val Cimoliana, sulle montagne del Pordenonese. Le ricerche, scattate nel pomeriggio di lunedì dopo la denuncia di scomparsa presentata ai carabinieri dalla sorella Cristina, sono proseguite fino alle due della notte di martedì. Tre ore di pausa, poi la ripresa alle cinque. I soccorritori per l’intera giornata di ieri hanno battuto molti sentieri, quelli segnati dal Cai ma anche quelli non ufficiali, e perlustrato i canaloni della valle. Tecnicamente, spiega Sergio Buricelli, vicepresidente del Soccorso alpino friulano, si è proceduto con una battuta “a pettine” di alcune zone considerate prioritarie dai soccorritori a quote medie di altitudine. La Val Cimoliana è molto impervia e dal rifugio Pordenone, dov’è stata trovata l’auto dell’uomo, partono una moltitidine di percorsi che si inoltrano anche in altre valli, fino a quota 2.500 metri. Di Duse, però, nessuna traccia.

La task-force delle ricerche ieri era formata da una ventina di uomini provenienti dalle stazioni della Valcellina, Pordenone, Gemona, Maniago e Moggio Udinese. Impegnati anche i finanzieri di Tolmezzo ed i vigili del fuoco di Gorizia, Trieste, Maniago e Udine, oltre ai carabinieri di Spilimbergo. Per tutta la giornata, l’elicottero “Drago” dei pompieri ha sorvolato a bassa quota la Val Cimoliana, concentrandosi in particolare in quelle zone dove è difficile, se non impossibile, arrivare a piedi. Hanno partecipato alle ricerche anche tre unità cinofile del Soccorso alpino e della Guardia di Finanza che lavorano per “coni di odore”, andando in cerca di odori che non conoscono.

Mano a mano che il tempo passa, si fa strada l’ipotesi che a Duse possa essere successo qualcosa di grave. Va detto, poi, che la Val Cimoliana non è coperta dalle antenne per la telefonia cellulare. Un elemento, questo, che potrebbe impedire a Duse di chiedere aiuto e che sta complicando non poco anche le ricerche, con i soccorritori costretti a comunicare esclusivamente via radio al capostazione che coordina le operazioni. La sorella e il cognato di Duse da lunedì stanno seguendo le ricerche a Cimolais. L’auto dell’uomo, una Volkswagen Polo grigia, è stata individuata nel parcheggio del rifugio Pordenone. Gli accertamenti compiuti nelle scorse ore hanno permesso di accertare come Duse sia arrivato in valle prima di pranzo: alle 11.40 di domenica è transitato in località Ponte Compol, a pochi chilometri da Cimolais, dove c’è una sbarra e si paga un pedaggio.

Nel corso della notte appena trascorsa, nei pressi dei rifugio Pordenone i vigili del fuoco hanno allestito un presidio. Le ricerche sul campo del 42enne riprenderanno all’alba di oggi, ma c’è l’incognita del maltempo previsto anche in Friuli.

Rubina Bon

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