Leo punta alle Regionali Trevisiol cacciato dalla lista
Espulsione per inaffidabilità dell’assessore Luigi Trevisiol. Suona come una sentenza da "corte marziale" quella emessa ieri dal gruppo consiliare della lista “Scegli civica” di Oliviero Leo, vice sindaco cacciato dalla giunta Cereser. Ieri la capogruppo Anna Maria Babbo ha chiesto che Trevisiol, assessore plenipotenziario allo sport e uomo di fiducia di Cereser, al quale lo lega una lunga amicizia, sia fuori dalla lista, dalla quale Trevisiol stesso aveva preso le distanze.
L'ultima parola spetterà alla lista che sicuramente ratificherà la decisione una volta coinvolta. «L'incontro con Trevisiol», dice la Babbo, «si è tenuto per verificare la volontà di permanere in giunta a seguito del ritiro delle deleghe a Leo. Dopo ampia discussione il gruppo consiliare ha chiesto all'assessore Trevisiol di rimettere il suo mandato nelle mani della lista. L'assessore invece ha ribadito più volte la priorità del suo rapporto umano con il sindaco Cereser, rispetto alla richiesta della lista nel quale è stato eletto. Ne è seguito il suo rifiuto. Pertanto il gruppo proporrà alla lista l'espulsione per inaffidabilità».
Un atteggiamento maturato nei giorni successivi alla decisione di togliere le deleghe a Leo che pare ormai prossimo all'annuncio di una candidatura a sorpresa alle elezioni regionali del 2015, anche se non si sa ancora in quale formazione. Potrebbe rientrare in un partito della destra, magari Forza Italia, o, come appare più probabile, in una lista civica o un gruppo di liste sganciate dai partiti e che guardano a destra.
Chi ha dubbi sulle potenzialità di Leo deve ricordare che il colonnello medico dell'esercito, dentista e medico di base, è residente a Padova, lavora a San Donà, sul litorale e in tutta la Regione. In riva al Piave si è fatto conoscere per le posizioni spesso intransigenti (vedi la battaglia contro il burqa), ma anche una certa elasticità di pensiero che gli ha permesso di allearsi con il Pd alle ultime elezioni, dopo aver sostenuto Francesca Zaccariotto e la Lega. Certo è andata come è andata, ma Leo non molla.
La mossa di Cereser e del Pd ha permesso di farlo fuori e adesso il gruppo considerato più a sinistra del partito ha una sorta di "golden share" in seno alla maggioranza che gli assegna un forte peso politico. Le voci che Leo potesse presentarsi alle regionali come vice sindaco per poi sganciarsi dall'alleanza con il Pd, potrebbero aver condizionato le scelte finali.
Giovanni Cagnassi
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