Leo: «Pressioni per bloccare Madeyski»
Elezioni a San Donà. Sarebbe a rischio il rinnovo annuale del suo contratto di medico alla Rizzola. La casa di cura smentisce
SAN DONÀ. Pressioni su Paolo Madeyski perché non si candidi a sindaco, arriva la denuncia di Scegli Civica in una campagna elettorale che si annuncia davvero senza esclusione di colpi. Oliviero Leo, leader della lista civica ora all’opposizione, esce allo scoperto e lo fa senza paura. «Ci risulta che la casa di cura Rizzola si stia riservando sul rinnovo del contratto annuale che lega Madeyski alla struttura e che scadrà il prossimo 31 dicembre. Non vorremmo ci fossero ingerenze dall’alto».
La rivelazione con sfogo di Madeyski è avvenuto nel corso di un incontro segretissimo di Forza Italia. Forti pressioni ci sarebbero state, dunque, dopo la sua clamorosa discesa in campo per Forza Italia, partito che lo ha scelto grazie alla notorietà, la professione di chirurgo stimato, da 24 anni alla Rizzola, la fede berlusconiana indiscussa, la dimestichezza con i media e i social, l’esperienza maturata da consigliere comunale per cinque anni. Il suo nome altisonante per la realtà locale ha sconvolto gli equilibri nel centrodestra, mettendo in discussione per la prima volta la candidatura inizialmente blindata di Francesca Pilla, proposta dalla Lega e in particolare dal vice presidente del Veneto, Gianluca Forcolin che si è speso personalmente per lei dallo scorso agosto.
La casa di cura sandonatese, non dimentichiamo, è una struttura sanitaria, clinica privata convenzionata e accreditata dalla Regione. La stessa Usl 4 è braccio operativo della Regione per la sanità. Ecco perché il nome di Madeyski, che opera gratuitamente anche in ospedale, è ora centro di un intrigo in cui la politica non può che condizionare determinate scelte finali.
Il suo contratto di medico chirurgo alla Rizzola è in scadenza, come ogni anno, il 31 dicembre. Ma pare che al noto professionista sia stata fatta arrivare la voce sulla possibile sospensione, sine die, alla luce della sua decisione di candidarsi e, in futuro, di riservare un solo giorno la settimana per il lavoro. Il motivo di base, dunque, sarebbe la sua candidatura a sindaco che ha colto tutti di sorpresa. Madeyski si è stretto nel massimo riserbo e non commenta. Risulta che abbia consultato il suo legale, l’avvocato Luca Pavanetto. La direzione della Rizzola ha negato che ci siano problemi di lavoro o di contratto con il noto medico chirurgo.
«A noi risulta una riunione in cui Madeyski si è sfogato con il partito e gli altri movimenti e liste che lo appoggiano», precisa il generale Leo, «e ha comunicato come gli sia stato recapitato il messaggio di una possibilità di mancato rinnovo del suo contratto alla luce dei prossimi impegni politici. Inevitabile pensare che ci sia stata qualche pressione dall’alto per fermare la sua candidatura».
Madeyski ha anche annunciato con largo anticipo che, se fosse eletto sindaco, ridimensionerebbe notevolmente la sua attività alla Rizzola a un solo giorno la settimana. Non è escluso che eventuali ridiscussioni del contratto siano legate proprio a queste modifiche inevitabili del suo piano di lavoro presso la struttura, già a partire dalla campagna elettorale. Certo il fronte del centrodestra appare sempre più diviso, un clima avvelenato con il sindaco uscente Cereser e i suoi fedelissimi pronti ad approfittarne.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia
Video