L’elettricista che lavora gratis dopo l'acqua alta a Venezia: «Lo faccio per la mia città»

Simone Zennaro da Murano ha attivato una rete di artigiani che stanno gradualmente “ri-accendendo” il centro storico 

VENEZIA. «Non voglio soldi, neanche un euro. In questi 10 giorni di lavoro ho accettato solo una bottiglietta d'acqua, perché non ce la facevo più. Il mio è un servizio alla città che amo». Simone Zennaro viene da Murano, in passato ha lavorato come elettricista, mentre adesso è direttore di macchina nei ferry boat dell’Actv. È lui uno degli "angeli" che in questi giorni hanno lavorato ininterrottamente per risvegliare Venezia dal grande incubo in cui si è ritrovata sommersa.

Esegue interventi nelle case, per provare a «salvare il salvabile»: prese elettriche, piccoli elettrodomestici. Tutto gratuitamente. Con un'unica, inevitabile pausa domenica mattina, dovuta all'acqua alta: «Non potevo mettere le mani nell'impianto elettrico con i piedi a mollo». Il lavoro, per Simone e per i suoi colleghi, è duplice: nelle case; ma, prima, informativo.

«In molti pensano che se il frigo non si accende più, allora sia da buttare. Ma in realtà non è così» spiega. «Certo, se è andato sotto acqua con la spina attaccata al muro, le possibilità che sia fuori uso aumentano, ma a volte è sufficiente lubrificare la parte elettrica con un olio specifico, in grado di togliere l'ossido dai contatti dovuto alla salsedine, e poi asciugarla con un compressore o con un phon. Se la parte elettrica si è bruciata, è possibile sostituirla con una spesa che non supera i 20 euro. È importante che la gente lo sappia».

Il lavoro di Zennaro per il momento si è concentrato sulle prese elettriche. «Sono andate quasi tutte sotto acqua, soprattutto tra la Giudecca, San Basilio e Santo Stefano» racconta. «Solitamente, le prese mantengono l'acqua al loro interno. O, comunque, tengono l'umidità sotto forma di gocce. Noi le stacchiamo, le isoliamo, le laviamo con l'acqua dolce, spruzziamo dei prodotti appositi, le asciughiamo e poi le rimontiamo. L'acqua salata è pericolosissima, capace di mandare fuori uso le macchine in appena due giorni.

Con i miei colleghi volontari, contiamo di terminare gli interventi alle prese entro domenica, per poi dedicarci ai frigoriferi la settimana prossima». L'invito per "aderire" alla campagna di interventi è aperto a tutti gli elettricisti: è sufficiente contattare Simone Zennaro su Facebook. «Sto vivendo delle giornate molto difficili e piene di umanità» racconta il volontario. 

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