Legge “calcio balilla” arriverà una diffida prima della multa
La si potrebbe chiamare legge “calcetto balilla”, o anche legge “Il Palco”. Ma, al di là della sua denominazione, la norma proposta da Gennaro Marotta dell’Idv e approvata l’altro ieri all’unanimità dal consiglio regionale si accinge a portare una ventata di buon senso all’interno di una materia tanto complessa come quella del commercio. Nel Veneto, fra un paio di settimane (dal giorno dopo la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale) diventa operativa la “diffida amministrativa”.
In pratica per le irregolarità commesse dai negozianti e derivanti da distrazione o da una eccessiva regolamentazione, non scatterà subito la multa, ma un avvertimento. Per usare un termine calcistico, lo si può definire un cartellino giallo. Dieci giorni di tempo altrimenti scatta il rosso, con relativa e inevitabile sanzione. Ecco dunque che verranno scongiurate quelle situazioni “antipatiche” in cui un commerciante si vede appioppare una multa anche salata per una tenda che sporge troppo, per un orario non esposto, per un timbro sbiadito, per un avviso perduto.
Oppure per un calcetto balilla non autorizzato, proprio come quello che ha fatto divenire realtà la legge proposta dalla Confesercenti di Venezia, firmata da 55 consiglieri su 60 (un record) e votata all’unanimità in un solo mese dalla data di presentazione. La faccenda ha avuto il suo incipit dopo la sanzione di 1.400 euro comminata al locale Il Palco di piazzetta Cesare Battisti di Mestre per un calcetto balilla senza gettoni non autorizzato.
Il fatto che il titolare del Palco, Stefano Ceolin, sia anche un sostenitore del gioco sano e del movimento no-slot, ha creato un caso nazionale, in grado di provocare non pochi imbarazzi soprattutto in Prefettura, dato che è stato il prefetto, Domenico Cuttaia, a rigettare il ricorso contro la sanzione presentato da Ceolin. La solidarietà nei confronti dell’esercente ha ottenuto eco trasversale e proprio al Palco la Confesercenti ha lanciato la sua proposta che il consigliere regionale Marotta ha presentato come progetto di legge. «Un atto di civiltà e buon senso», commenta il direttore di Confesercenti Venezia, Maurizio Franceschi, «grazie a questa norma, le imprese non saranno più multate con sanzioni insostenibili per mancanze che spesso sono causate dalla difficoltà di applicare correttamente una regolamentazione incomprensibile».
Per Marotta «questa iniziativa vuole rappresentare un’iniezione di buon senso che eviti a distratti e smemorati di essere multati al primo passo falso, sapendo comunque che a chi viola la legge, dopo la diffida, la multa non gliela toglierà nessuno. È ovvio altresì che non si applicherà la norma a quelle regole che riguardano sicurezza, igiene ambientale e quant’altro». Stefano Ceolin, titolare del Palco, conferma che «la legge è giusta» e propone di nominarla legge calcetto balilla. «Se ci fosse stata prima», aggiunge, «avrei evitato più di qualche sanzione, magari anche quella che mi hanno comminato perché ho messo we are the champion all’entrata della ragazza dell’Umana basket che avevano appena vinto la Coppa. In ogni caso è sintomatico che debba essere tramutata in legge una questione che dovrebbe appartenere semplicemente al buon senso comune». La diffida amministrativa è applicabile per procedimenti sanzionatori nei settori del commercio, della somministrazione di alimenti e bevande, dell'artigianato a contatto col pubblico, eccetto le normative di settore, che già prevedono una diffida.
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