Legge 104, permessi a un prof su 5. Circolare del preside al Pacinotti

Percentuale molto alta, il dirigente: «Chi usa i tre giorni in modo improprio può essere licenziato». Il sindacato replica: «Un’iniziativa inopportuna». E i docenti: «Conosce i nomi dei furbi? Li faccia»
occupazione scuola Volta
occupazione scuola Volta

MESTRE. «Permessi legge 104: se non utilizzati per il parente assistito possono condurre al licenziamento». È questo il titolo di una circolare - la numero 167 - che sta facendo molto discutere i docenti dell’istituto tecnico Pacinotti. La legge 104 è quella che permette ai dipendenti di utilizzare fino a tre giorni al mese di permesso per assistere un familiare disabile usata nella maggioranza dei casi per accudire gli anziani genitori.

Il dirigente dell’istituto, Massimo Zane, nel testo della circolare si limita a scrivere di voler trasmettere «per opportuna conoscenza un autorevole punto di vista». E per questo nella circolare riporta un articolo uscito sulla rivista orizzontescuola.it lo scorso 7 gennaio nel quale, citando alcune sentenze della corte di Cassazione, si ricorda che «i dipendenti pubblici (compreso il personale della scuola) che utilizzano i permessi previsti dalla legge 104 per finalità diverse da quelle assistenziali sono dunque passibili di licenziamento come i dipendenti privati». Ma che bisogno c’era di firmare una circolare di questo tipo, caso unico nelle scuole del Veneziano?

«Non c’era nessuna volontà di lanciare messaggi ad personam», si limita a dire il dirigente scolastico, «ma piuttosto la volontà di condividere un’informazione utile per tutti». Non sarà un messaggio ad personam ma viene da pensare che si tratti di un messaggio - per così dire - ad scuolam, per almeno due motivi. Il primo è che non risulta che Zane abbia sentito la necessità di condividere la stessa informazione con i docenti dell’altra scuola di cui è dirigente, il convitto Foscarini del centro storico. Il secondo riguarda il numero di dipendenti che al Pacinotti utilizzano i permessi della legge 104. Secondo i dati comunicati dalla scuola all’Inps sono 16 docenti su 80 (quindi 1 su 5) e nella maggior parte dei casi ne usufruiscono per assistere gli anziani genitori. È un dato superiore alla media veneziana, e più che doppio rispetto alla media regionale del 9,7% stando all’ultimo rapporto utile, presentato l’anno scorso dal sottosegretario all’Istruzione Davide Faraone. Tra il personale Ata del Pacinotti ad usufruire dei permessi sono invece 3 dipendenti su 25, pari al 12%.

«E’ vero», spiega un docente dell’istituto tecnico che preferisce restare anonimo, «al Pacinotti ci sono molti docenti che utilizzano i permessi e questo può comportare dei problemi di organizzazione ma se il dirigente scolastico sospetta che ci sia qualcuno che fa il furbetto, con questa circolare, pur dicendo di voler condividere con noi una semplice informazione, getta un’ombra su tutti, compresi coloro che utilizzano la legge 104 in modo corretto, e cioè per assistere i propri cari. Se il preside conosce i nomi di coloro che fanno i furbi farebbe bene a denunciarli».

In realtà è più facile a dirsi che a farsi perché fare verifiche, in casi come questi, è molto complicato. Carlo Forte della Cgil Scuola spiega: «La circolare è inopportuna perché così si rischia di criminalizzare tutti. L’assistenza delle persone disabili riguarda quasi sempre gli anziani genitori e a tutti capita nella vita di dover assistere il padre o la madre. Mi rendo conto che ci possa essere qualche abuso e che sia difficile certificarlo, anche se il dirigente aveva anche altri strumenti per intervenire se c’è qualcuno che fa il furbo. Anche il sindacato è per stanare furbi e fannulloni, a patto però che lo siano davvero». Proprio per tenere sotto controllo i permessi della 104 il Ministero dell’Istruzione si fa inviare i dati dagli uffici regionali.

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia