Lega di San Donà, rescisso il contratto di affitto della sede

Si va verso la chiusura delle sede di via Battisti. Per gli iscritti è il colpo finale dopo il commissariamento della sezione

Giovanni Cagnassi

Sede della Lega di San Donà verso la chiusura. In via Battisti la voce è sempre più insistente, anche se ufficialmente l’ufficio risulta ancora aperto per alcune settimane. Molti degli iscritti ne sono già a conoscenza e hanno manifestato ai livelli più alti del partito la loro preoccupazione. La proprietà dell’immobile ha confermato che a brevissimo rescinderà il contratto di affitto per la sede di via Cesare Battisti, proprio sopra la banca.

Si tratta del colpo finale dopo il commissariamento del partito, ora retto dallo jesolano Alberto Carli.

Prima il commissariamento

Commissariamento della sezione voluto dalla segreteria provinciale della Lega a suo tempo e completamente inaspettato, avvenuto solo alcuni giorni dopo la vittoria alle ultime elezioni amministrative del 2023 in cui la Lega ha trionfato con il centrodestra. Per questo motivo era stato presentato subito ricorso da parte degli iscritti che, fino ad ora, non hanno avuto alcuna risposta in merito al ricorso agli organi superiori del partito.

In questi circa due anni di commissariamento, l’attività della sezione è stata notevolmente ridimensionata e non sono mancati problemi anche con gli assessori di riferimento che siedono in giunta con Fratelli d’Italia e il centrodestra, rappresentato anche da Forza Italia e le liste civiche.

Adesso, tra i militanti, sostenitori, elettori della Lega in genere regna il più grande sdegno e sconforto di fronte alla situazione di precarietà.

Anche perché, eletto Giuliano Fogliani, più votato, e divenuto assessore e vice sindaco, è scattata di recente l’estromissione a favore di Augusto Quintavalle che contestualmente è stato espulso dal partito che adesso vorrebbe la sua deposizione a favore di un altro nome che rappresenti il partito in giunta. Intanto si è aggiunta la questione della sede. Ancora un paio di settimane o poco più e sarà chiusa e bisognerà cercare una nuova “vetrina” per il sodalizio politico che si avvia a nuove campagne elettorali. —

 

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia