"Le urla sono cambiate. Poi gli spari. E ho visto l'orrore"

Giancarlo Stocco, l'amico vicino di casa racconta gli ultimi secondi di Luigi e Sabrina prima dell'omicidio suicidio
Giancarlo Stocco
Giancarlo Stocco

MIRA. "Ho sentito le urla. Poi gli spari. Sono corso in strada, ma era troppo tardi e mi sono trovato di fronte l'orrore". Giancarlo Stocco, consigliere comunale di Mira si passa la mano sugli occhi. Davanti ha ancora l'immagine dell'orrore. Un orrore cominciato poco fa. "Erano le otto e un quarto circa. Ero a casa e ho sentito le urla. Secche, astiose tipiche di un marito e una moglie che litigano, come capita in qualsiasi coppia".

"Ci siamo guardati dicendoci "ehhe cose da marito e moglie. Vedrai che ora Luigi e Sabrina si calmano, dài". Ma le urla sono continuate, poi quelle di lei hanno cambiato tono. Sono diventate grida di paura. E qui ci siamo riguardati preoccupati: "Ma che succede?". Poi ho sentito lei che urlava in strada".

"Nemmeno il tempo di avvicinarmi alla maniglia della porta che ho sentito un altro urlo e un colpo di pistola. Mi sono fermato: "Oddio!". Sono passati pochissimi secondi e ho sentito il secondo. A questo punto sono uscito, fosse quello che fosse. Ma era già tutto finito".

"Erano là, davanti all'auto, alla Punto. Vicini, forse per l'ultima volta. Erano in un lago di sangue, con i corpi in posizioni stranissime, innaturali".

Il silenzio spettrale dopo l'omicidio suicidio

"Litigare? No, non lo so, non più delle altre famiglie. Lui era una persona a modo, tranquillo, serio. Aveva seguito la campagna elettorale del Pd. Aveva una grande passione che era uscire in barca in laguna. Mai, mai avrei pensato, ma nemmeno immaginato a una cosa del genere".

 
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