Le televisioni fuori uso I tecnici: «Colpa del caldo»

In tutto il Sandonatese e il Basso Piave nuovi problemi con il digitale terrestre raccolta firme in città per far potenziare i ripetitori. Riprogrammare non serve
SAN DONÀ. Segnale disturbato, rivolta contro il digitale terrestre. Le televisioni, soprattutto nel pomeriggio e la sera, non si vedono. Righe fastidiose sullo schermo, quadrettatura dell’immagine, canali che scompaiono. Anche riprogrammare il decoder non funziona più. Con la bella stagione, il caldo e l’afa, la situazione peggiora sensibilmente e questo vale sia nel territorio sandonatese e del Basso Piave sia verso il litorale jesolano.


Eppure il digitale terrestre doveva rappresentare la modernità del segnale televisivo, con enormi investimenti, l’acquisto obbligato dei decoder.


La gente si lamenta e anche i tecnici del settore invocano nuovi ripetitori soprattutto a Padova, dove sono installati e da dove arriva il segnale. Fioccano le proteste, tra le quali spicca quella di Arnaldo Fiorin che sta raccogliendo altri cittadini per andare a Padova a protestare e sensibilizzando la gente per allargare il più possibile la protesta. I tecnici sono perplessi.


«Il problema esiste», spiega Massimiliano Finotto della “Finotto Sat” di San Donà, «ed effettivamente è legato al caldo, l’afa, l’umidità che disturbano il segnale unitamente all’effetto rifrazione delle lagune che si estendono sul vasto territorio tra basso Piave e litorale. Se le antenne ad esempio sono rivolte verso Piancavallo, quindi in montagna, il segnale è molto più stabile per il clima differente. La sola soluzione percorribile è quella di avere nuovi ripetitori con sistemi più moderni a Padova, ma ci dovrebbe pensare lo Stato a questa ristrutturazione o nuova installazione. Altrimenti si dovrà attendere fino al 2020 quando sarà emesso un segnale più potente e diverso, il T2, nuovo digitale terrestre».


Già 5 o 6 anni fa si era alzata la protesta in città per la diffusione disturbata del segnale. Allora era stato l’assessore Orello Teso a sollevare il problema e a chiedere spiegazioni alla Rai e a Venezia. Poi lo stesso ha fatto un paio di anni fa il sindaco Andrea Cereser che a sua volta ha voluto un chiarimento e ottenuto delle garanzie da Venezia e Padova, pur con il suggerimento di riprogrammare sempre i decoder in caso di segnale instabile.


Ma quest’anno la situazione sembrerebbe addirittura peggiorata rispetto al passato e, salvo pochi canali, il segnale è disturbato o assente.


©RIPRODUZIONE RISERVATA


Riproduzione riservata © La Nuova Venezia