Le tartarughe tornano in mare

ISOLA VERDE. Una buona notizia per tutti gli appassionati di mare e natura: tornano in mare le tartarughe salvate dai pescatori chioggiotti e dai volontari dell’Isamar diving center. Gli esemplari di tartaruga marina del tipo Caretta Caretta saranno liberati mercoledì, alle 10, nello specchio acqueo antistante al villaggio Isamar.
La prima tartaruga era stata ritrovata dalla marineria di Chioggia nell’attrezzatura da pesca di un’imbarcazione il 14 dicembre scorso. Era infestata da parassiti e molto debilitata. «I pescatori», racconta Devy Mantovan, responsabile del diving center, «non se la sentivano di rigettarla nel mare freddo e ci hanno contattato per sapere cosa fare».
Dopo le prime cure nella Stazione idrobiologica di Chioggia, la tartaruga è stata trasferita alla clinica universitaria della facoltà di veterinaria dell’università di Padova per un periodo di lungodegenza.
Un secondo esemplare è finito nelle reti dei pescatori l’11 aprile e un terzo il 27 maggio. L’Alto Adriatico è una zona di grande interesse per i giovani esemplari di Caretta Caretta che nascono nelle coste sabbiose mediterranee (Grecia, Turchia, Algeria, Libia, Egitto e nel sud d’Italia) e poi nei mesi estivi risalgono il canale d’Otranto fino al golfo di Venezia e nell’Adriratico trovano un mare calmo e pescoso, fondamentale per l’accrescimento.
Spesso gli animali finiscono per ferirsi durante la pesca o nell’impatto con le eliche e le prue delle navi o delle barche da diporto e si spiaggiano. Se poi vengono intrappolati nelle reti muoiono annegati, dato che le tartarughe respirano con i pomoni e non con le branche anche se sono capaci di rimanere immerse molto a lungo.
Con ogni probabilità gli esemplari liberati mercoledì resteranno in zona fino all’autunno. (e.b.a.)
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