Le società sportive di Mira «Non fateci chiudere»

Protesta in Consiglio con cartelli per sollecitare il rinnovo delle convenzioni I dirigenti: c’è chi ha investito di tasca propria per l’iscrizione ai campionati

MIRA. La protesta delle società sportive è approdata in consiglio comunale a Mira con cartelli una trentina di persone che hanno chiesto a gran voce che sua firmata la convenzione per la gestione degli impianti comunali. «No convenzione no sport. E i nostri figli per strada», «Non facciamo morire lo sport a Mira», «Non fateci chiudere gli stadi» c’era scritto su alcuni cartelli. «Se il Comune non attiverà la nuova convenzione» spiega Matteo Dittadi, vicepresidente del Gambarare «le società sportive di Mira che gestiscono gli stadi e gli impianti a Mira Taglio (stadio Valmarana), Gambarare, Oriago, Borbiago, Marano e del campo da rugby di via Oderdan sono pronte a riconsegnare le chiavi degli impianti. La protesta potrebbe essere anche più radicale e comprendere il ritiro delle formazioni di tutti i livelli dai campionati». Nel dettaglio si tratta di Calcio Marano, il Rugby maschile e femminile, il Calcio Gambarare Mira, la Società di Atletica Libertas, e il Calcio Oriago: hanno la convenzione scaduta da luglio 2012 (tranne il Calcio Borbiago cui scade a luglio 2013).

Al sindaco Alvise Maniero è stata poi consegnata una lettera in cui lo si esorta a far presto in quanto molte società e dirigenti per iscrivere le squadre ci hanno rimesso in proprio e se i soldi non arriveranno la chiusura delle attività sarà inevitabile. Fra chi protestava c’erano anche i genitori e gli insegnanti dell’asilo nido “Primo Volo” contrari al progetto di esternalizzare una delle sezioni della struttura pubblica. La discussione su questo tema, sulla presentazione del bilancio preventivo del 2013 e sulla gestione in concessione del polo culturale Villa dei Leoni per 7 anni sono andate avanti fino a tarda ora.

Alessandro Abbadir

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