Le segnalazioni si moltiplicano In due fanno la pipì nel cestino
È stato un altro giorno di ordinaria follia mordi-e-fuggi, ieri, a Venezia: decine di migliaia di visitatori riversati dai battelli granturismo, dalle navi da crociera, in arrivo in auto in un piazzale Roma al gran completo, con i vaporetti straripanti. E il moltiplicarsi delle presenze, moltiplica anche le segnalazioni di maleducazione, che poi il web rimanda in ogni dove: come i due uomini che ieri mattina hanno scelto un bidone dei rifiuti del Molo di San Marco per fare pipì o la giovane donna stesa al sole con tanto di tappetino, la testa sulle valigie, ai piedi del ponte della Costituzione (come da mostrano la cliccatissime pagine Facebook Via il gabbiotto dal campanile e Venessia.com).
Un turismo “troppo” che soffoca residenti e gli stessi visitatori è il tema del giorno in città. Ma c’è una voce fuori dal coro. «Lo dico da anni: bisognerebbe costruire una Veniceland vera, poco lontano, perché attirerebbe tantissime di queste persone: la massa ha zero motivazione per Venezia. Tanti anni fa, avevano fatto al Lido per il film “Marco Polo” una splendida ricostruzione di piazza San Marco: tanti non vedrebbero la differenza con l’originale», commenta Arrigo Cipriani. L’82enne ristoratore e scrittore difende però i turisti dall’ondata di indignazione cittadina. Così ieri si è reso protagonista di un “caso”: in una sua breve lettera a un giornale, ha raccontato di aver steso con un pugno un giovane maleducato che non aveva lasciato il posto ad un’anziana signora, a bordo di un vaporetto. Pioggia di commenti pro e contro sul web. «Ma non era vero, era una provocazione, che traeva spunto dalla lamentele quotidiane di chi non trova posto in vaporetto», se la ride. «Le persone non sanno più ridere: i veneziani devono essere meno intolleranti».
Ma chi usa le calli come latrine o spiagge, chi trasforma le Procuratie e il Molo in un campeggio fornello e spaghetti inclusi? «Vero, talvolta i turisti esagerano e opprimono la città perché sono troppi, ma è anche vero che bisogna mettere loro a disposizione spazi adeguati: da vent’anni suggerisco di allestire, ad esempio, ai Giardinetti Reali di San Marco spazi veri per il pic-nic, con tavoli e panchine. Allora sì magari si può chiedere un euro all’ingresso, ma da dare a studenti volontari perché tolgano i rifiuti e mantengano l’ordine. Questa città deve tutto al turismo. Per mettere ordine nei pendolari deve anche garantire loro alcuni servizi in città o alternative, come una Veniceland per chi non è realmente interessato alla città e sono molti. Comunque, in generale, serve più tolleranza: si vive tutti meglio».
Roberta De Rossi
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