Le scuole professionali battono cassa in Regione

Una delegazione di Ipea, Agenzia Formazione Lavoro e Accademia la Parigina è andata a protestare a Venezia. Non avrebbero ricevuto quattro milioni e mezzo
Di Giovanni Cagnassi
BARON - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - CLODOVALDO RUFFATO AL PEDROCCHI
BARON - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - CLODOVALDO RUFFATO AL PEDROCCHI

Quattro milioni e mezzo di finanziamenti assegnati, ma non ricevuti: una delegazione dei tre enti di formazione professionale Ipea di San Donà, Agenzia Formazione Lavoro di Padova e Accademia la Parigina di Treviso, è stata ricevuta ieri dal presidente del Consiglio regionale, Clodovaldo Ruffato. Erano presenti anche i consiglieri Santo Bozza, promotore dell’incontro, Francesco Piccolo e Pierangelo Pettenò. I direttori dei tre centri di formazione, insieme ad alcuni professori, hanno così voluto affrontare la grave situazione finanziaria in cui versano le scuole, ormai vicine alla fine dell’anno scolastico, con i docenti senza stipendi da circa 18 mesi. Depositato un dossier che ha riassunto la situazione economico-finanziaria in cui si trovano le tre scuole.

Secondo la stima dei vertici degli istituti, la Regione, a fronte delle attività scolastiche realizzate, è debitrice di quasi 4.500.000 euro. «Un credito, non liquidato dalla Regione», spiegano, «si è trasformato in una comica richiesta di come gli enti hanno utilizzato i fondi dal 2011 al 2014, che ha portato alla sospensione dell’accreditamento e quindi alla sicura possibilità di non partecipare ai bandi il prossimo anno scolastico. Come possiamo giustificare soldi che che non abbiamo preso?», si chiedono, «perché la Regione non ci chiede come abbiamo svolto le attività regolarmente senza risorse? Infine il dossier rivelerà i fatti oggettivi, già denunciati per la precedente gestione Ipea, e le richieste “anomale” degli uffici regionali, oltre alla diversità di trattamento adottata per altri centri di formazione, con situazioni analoghe».

«Al termine dell’incontro», ricordano, «presenti i funzionari regionali Massimo Toffanin e Filippo Scomparin, il presidente Ruffato ha auspicato un veloce confronto tra gli enti scolastici e gli uffici regionali della formazione per risolvere concretamente il problema».

La situazione non è facile a fronte di questi 4 milioni e mezzo di finanziamenti non ricevuti che hanno creato una voragine nella gestione, con numerosi docenti e personale che attende ancora gli stipendi arretrati. A complicare le cose, le indagini in corso dopo le reciproche denunce tra precedente e nuova gestione delle scuole di formazione che svelerà nuovi retroscena.

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