Le sale d’attesa? Raddoppiate

Nei pronti soccorso dell’Angelo e del Civile gli spazi saranno aumentati
BASCHIERI MESTRE: OSPEDALE DELL'ANGELO, PRESENTAZIONE DEL NUOVO PRONTO SOCCORSO. ..11/06/08 LIGHT IMAGE
BASCHIERI MESTRE: OSPEDALE DELL'ANGELO, PRESENTAZIONE DEL NUOVO PRONTO SOCCORSO. ..11/06/08 LIGHT IMAGE

La fidelizzazione cittadino-Asl passa attraverso sei punti elencati ieri dal direttore generale Giuseppe Dal Ben. Formare per informare, Migliorare gli spazi, Accessibilità ai servizi, meno carte e burocrazia, valutare il gradimento e imparare dagli errori. Da tutto questo sono partiti alcuni progetti che interesseranno i due ospedali dell’Asl 12 e non solo.

«Il tema dell’accoglienza mi è molto caro», sostiene Dal Ben, «ed è importante per una comunità. Fare sentire a casa il più possibile un paziente è importante, e il nostro progetto vuole svilupparsi su diverse linee». Ecco che all’Ospedale dell’Angelo, nella hall è già partito il servizio di accoglienza per fornire informazioni e indicazioni sul come muoversi all’interno. «A Venezia ne abbiamo già discusso con la Soprintendenza trattandosi di uno spazio monumentale, ma l’idea è quella di creare un punto accoglienza appena dentro il Civile, in modo da semplificare la vita a chi deve districarsi tra reparti e ambulatori».

C’è poi la questione delle sale di attesa dei pronto soccorso. Spazi che saranno raddoppiati. All’Angelo l’idea è già a buon punto, al Civile anche qui serviranno i via libera della Soprintendenza, ma l’idea è quella di creare uno spazio più vivibile, con meno pressione e con un operatore socio sanitario che farà da tramite tra il paziente soccorso e i familiari in sala di attesa, e terrà costantemente sotto controllo la situazione. Previsto poi uno spazio triage dove il cittadino avrà una stanza in cui presentare nella totale privacy il suo problema. Rivoluzione in arrivo anche per i Cup ospedalieri. «All’Angelo vogliamo creare uno spazio di attesa senza il vetro agli sportelli, confortevole e con l’aria condizionata per l’estate», dice Dal Ben. «Un po’ come andare in banca, senza barriere tra cittadino e operatore. Stesso discorso per Venezia, dove contiamo di ricavare nuovi spazi dalla ex continuità assistenziale e guardia medica vicino al Chiostro del Salice». Infine, l’Asl 12 ha già preparato i progetti per la cavana coperta destinata alle idroambulanze del Civile, ma anche per la cavana di Piazzale Roma dove i malati fanno il cambio tra mezzi acquei-autoambulanze e viceversa. «Serve uno spazio sicuro, protetto da occhi indiscreti nel pieno rispetto dei pazienti, e sicuro in caso di maltempo. Per Mestre contiamo di finire per l’estate, per Venezia la tempistica non dipende da noi, ma dai passaggi obbligati tra Comune e Soprintendenza». (s.b.)

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