Le rubano la valigia Scova il ladro con l’iPad

di Carlo Mion
TESSERA
Ladro di bagagli smascherato grazie all’iPad. E’ successo la scorsa settimana tra l’aeroporto Marco Polo, Napoli e Marcon. Nei guai un 30enne, dipendente di una delle ditte che si occupano di carico e scarico dei bagagli dagli aerei.
Tutto inizia quando una turista napoletana, partita giovedì mattina dal Marco Polo, arriva all’aeroporto napoletano di Capodichino. Quando va al nastro per riprendersi i bagagli si accorge che il suo non c’è. Ben presto si convince che il bagaglio è stato smarrito in fase di carico e si rivolge alla compagnia con cui ha volato per segnalare l’accaduto. Torna a casa convinta che di lì a qualche giorno il bagaglio le sarebbe stato recapitato.
All’interno della valigia la donna ha un iPad e un personal sempre della Apple. L’iPad ha la funzione attivata di “trova iPad” che consente di verificare, utilizzando un pc, dove si trova lo strumento in qualsiasi momento. E così per curiosità si mette a cercare con il pc dove la valigia si trova in quel momento. Pensa che sia stata caricata, come avviene spesso, in un altro velivolo. Breve verifica e scopre che il suo tablet in realtà è immobile a Marcon. Intuisce che il bagaglio non è stato perso dalla compagnia di volo, ma è stato rubato. Torna in aeroporto e denuncia il fatto alla polaria. Poco dopo chiama lei stessa i carabinieri di Marcon indicando con precisione - fornisce infatti via e numero civico - il luogo dove si trova il suo iPad. Mentre i carabinieri sono davanti all’abitazione la polaria di Napoli ha avvertito i colleghi del Marco Polo. Ai carabinieri che sono fermi davanti all’abitazione indicata dal segnale iPad, viene il sospetto che il ladro non sia altro che un addetto ai bagagli del Marco Polo. A quel punto chiamano la polaria dell’aeroporto e insieme decidono di controllare se qualche dipendente di aziende che opera al Marco Polo vive a quel civico. In pochi minuti i militari hanno nome e cognome del presunto ladro. Mentre loro restano davanti all’abitazione, due poliziotti lo vanno a prelevare sul posto di lavoro e lo portano a Marcon. All’inizio il giovane nega, ma poi, messo alle strette, dall’iPad consegna la refurtiva a carabinieri e polizia. Tra le altre cose ha già cambiato l’account di accesso al tablet. E’ stato denunciato per furto aggravato.
Due mesi fa a Mestre invece era stato preso un ladro di iPhone con lo stesso sistema. Uno straniero lo aveva preso a una donna mentre questa era a bordo di un bus. Tornata a casa era disperata: il figlio, grazie al “trova iPhone”, aveva rintracciato lo smarphone consentendo alla polizia di ritrovarlo, arrestando il ladro.
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