Le rive di Rialto cadono a pezzi, non ci sono soldi per intervenire

VENEZIA. Il degrado è nascosto dall'acqua, ma che la bassa marea eccezionale di questi giorni rivela in tutta la sua drammaticità: le rive della città si sgretolano sotto lo schiaffeggiare del moto ondoso e in assenza di una manutenzione costante, anche il ponte di Rialto non sfugge a questa minaccia.

Lo testimoniano con crudezza le immagini catturate dall'obiettivo attento di Marco Zanon, gondoliere sempre in prima linea nel denunciare il degrado che minaccia Venezia: gradini spezzati, distaccati, sprofondati a blocchi in Canal Grande in tutte le gradinate del Ponte di Rialto, a testimoniare l'azione aggressiva del moto ondoso sulle antiche fondamenta della città.

La denuncia è evidente, presupporrebbe immediati interventi di restauro del cinquecentesco ponte, che invece non ci saranno.

«Purtroppo non abbiamo fondi per un intervento di manutenzione straordinario come questo, ma solo per far fronte a piccole emergenze _ allarga le braccia il presidente di Insula, Paolo Sprocati _ quando siamo intervenuti per riposizionare le colonnine della balaustra accanto al Fontego dei Tedeschi la situazione, per quanto non così grave, era stata evidenziata dai tecnici: gli interventi sulle gradinate rientrano nel piano straordinario per le rive, per il quale però non ci sono fondi di Legge speciale a disposizione».

Anche l'assessore ai Lavori pubblici Maggioni ha più volte lanciato l'allarme sulla mancanza di fondi di Legge speciale per la manutenzione della città _ non c'è ancora traccia dei 42 milioni che complessivamente il Comune aspetta dal triennio 2007-2009, pur se assegnati dal governo in Finanziaria _ ma è evidente che non si possa stare a guardare davanti a una minaccia così grave. Mancanza di fondi che, di fatto, non ha mai fatto partire neppure l'annunciato studio sulle condizioni statiche del ponte di Rialto che Ca' Farsetti (nel 2009) aveva commissionato a Iuav, per 240 mila euro.

«A parte un finanziamento iniziale di circa 20 mila euro per organizzare il progetto, non siamo mai stati in grado di partire, perché i fondi previsti nella convenzione non ci sono mai stati assegnati _ osserva Salvatore Russo, docente Iuav coordinatore del monitoraggio _ l'assessore Maggioni si è dimostrato molto disponibile e partecipe al problema, ma purtroppo i fondi non ci sono».