Le risposte di Giampietro Pizzo alle domande dei lettori

Dopo il dibattito con il candidati sindaco al teatro Corso, organizzato da La Nuova di Venezia e Mestre, molte le questioni rimaste inespresse per mancanza di tempo: ecco le risposte.
Giampietro Pizzo, candidato sindaco di Venezia Cambia 2015
Giampietro Pizzo, candidato sindaco di Venezia Cambia 2015

Le risposte alle domande dei lettori del candidato sindaco Giampietro Pizzo, sostenuto dalla lista Venezia Cambia 2015.

1) Rifiuti differenziati e TARI

"Caro Losito,
concordo con Lei: occorre introdurre un sistema che premi i cittadini che aiutano a migliorare la raccolta dei rifiuti solidi urbani e che rendono questa più sostenibile. E’ chiaro che occorre un’organizzazione diversa per la Città storica e per la Terraferma, ma un sistema adeguato va introdotto.
Venezia Cambia 2015 ha proposto in passato e torna a proporre ora una riduzione per tutti quei cittadini che organizzati per via, quartiere o zona siano in grado di migliorare sensibilmente la raccolta, la pulizia e la differenziazione dei rifiuti. E’ possibile (ci sono esperienze in giro per l’Europa) che permettono di tradurre questo minore costo in minori bollette al singolo utente.
Tornerebbe così una buona pratica veneziana: avere cura dello spazio vicinale alla propria abitazione. Non dimentichiamo però, sprechi e inefficienze presenti in Veritas: queste andranno subito eliminate e la necessità di una diversa contribuzione da parte del comparto turistico al servizio di nettezza urbana. Così le tariffe scenderanno. Ne siamo sicuri. Grazie".

2) Artigianato tradizionale e tradizioni della voga

Mestieri tradizionali e barche lagunari possono vivere se gli si assicura un habitat adeguato, significa anche garantirgli un mercato.  Avremo ancora la produzione di barche in legno tradizionali, se avremo ancora abitanti veri a Venezia, se avremo ancora una laguna da percorre a remi e a vela, senza essere travolti dal moto ondoso, se renderemo la vita meno difficile a chi vuol fare manutenzione della propria barca, se nei canali ci sarà priorità assoluta per l'ormeggio di barche tradizionali, se aiuteremo gli squeri.    Remiere e regate vanno senz'altro sostenute, ma non basta se non vogliamo ridurre Venezia ad un parco tematico.  In questi anni abbiamo perso molte attività artigiane vere che arricchivano anche l'aspetto della città: possiamo aiutare i pochi rimasti facilitando l'esposizione del loro lavoro fuori della porta della bottega, differenziando quanto esce da competenza, esperienza e manualità dalla merce-paccottiglia che invade le calli di Venezia.  Poi possiamo essere anche "creativi", cercando sostegni da finanziamenti europei, mettendo a disposizione il patrimonio immobiliare comunale per vecchie e nuove imprese artigianali ("vere"), cercando proposte e collaborazioni dalla scuola, dalle categorie, dai vecchi maestri artigiani.   Possiamo anche agire sul mercato turistico: possiamo promuovere un'offerta di prodotti artigianali ed altro di accertata qualità "veneziana" associata ad una card che il Comune può gestire per regolare i flussi turistici e basata sulla prenotazione della visita,

3) Costo della nostra politica

Entrate e spese di VeneziaCambia 2015 sono già online sul nostro sito. Ci siamo costituiti nel maggio dello scorso anno come movimento.  All'inizio di quest'anno abbiamo costituito un comitato apposito per la gestione della spesa che è basata esclusivamente sul contributo personale e libero dei nostri aderenti. Quello che non comporta spesa è il risultato diretto del lavoro e dell'impegno dei nostri candidati e sostenitori.   Durante alcune iniziative abbiamo raccolto contributi di piccola entità "a cappello". Gli altri contributi hanno tutti un nome e cognome.

4) Beni pubblici

Occorre cambiare veramente lo stile di governo: basta rapporti diretti tra assessore e singolo gestore; basta singoli provvedimenti su misura.  Portiamo in pubblico il sistema delle concessioni:  oneri a carico  pubblico differenziati a seconda che l'attività sia di reale interesse sociale o abbia anche un risultato economico; monitoraggio e rendicontazione periodica delle gestioni.  Un nuovo e più efficace rapporto tra gestori ed uffici comunali che faciliti le piccole manutenzioni e che consenta risparmi nei consumi. Sul sistema dei forti va messo mano ad una riorganizzazione complessiva che valorizzi le buone cose realizzate dalle associazioni e dai comitati che hanno sopperito alle mancanze dell'amministrazione comunale, evitando le forzature di questi ultimi mesi operate dal Commissario e Municipalità.   Una scheda del nostro programma riguarda proprio i "beni ex militari ad usi civici".

 

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