Le risposte ai lettori del candidato Gian Angelo Bellati

Risposta a Francesco Losito - VERITAS
Veritas garantisce il servizio di raccolta dei rifiuti con un passaggio cadenzato in ogni parte della città indipendentemente dalla quantità di rifiuti presenti, caricando quindi nel costo una componente fissa per il trasporto; inoltre con l'introduzione della chiavetta abbiamo visto aumentare i rifiuti ingombranti depositati irregolarmente.
Il discorso è complesso, ma in sintesi bisognerebbe rivedere i parametri della tassa sui rifiuti (soprattutto per le attività commerciali), sperimentare una tariffa per aree con l'effettiva entrata in funzione delle chiavette per registrare il consumo di ogni utente, incentivare i controlli rispetto all’abbandono dei rifiuti o al loro conferimento nel “bidone” sbagliato (usanza purtroppo molto in voga, che si trasforma in extra costo per la società).
Il discorso va poi affrontato in una più ampia revisione di tutte le società partecipate e del loro possibile accorpamento per diminuirne costi di gestione e “doppioni”.
Risposta a Saverio Pastor
Caro Saverio, provo a risponderti anche se puoi ben capire che condensare in poche righe, data anche la tua esperienza e professionalità, è riduttivo.
a) I mestieri tradizionali veneziani devono essere conservati e tramandati! Incentivi, promozioni, agevolazioni fiscali e altri strumenti giuridici: ma non con finanziamenti a pioggia o interventi spot: un serio progetto economico e sociale che coinvolga tutte le categorie, per un marchio di qualità capace di ridare lustro alle produzioni tipiche veneziane, a cominciare dal vetro di Murano, alla cantieristica, al merletto etc etc.
Importante in questo caso lavorare di concerto con l’Unione Europea.
b) Come ben sai stai parlando con un appassionato vogatore (che però non disdegna la vela al terzo).
Inizio con il dirti che va assolutamente ripensata e bloccata (speriamo ce ne sia la possibilità) l’ultima serie di provvedimenti presi dal commissario Zappalorto in materia di navigazione a remi. La gestione del traffico acqueo, sia esso merci o passeggeri, non può vedere sempre gli appassionati di voga soccombere con limitazioni assurde.
Per quanto riguarda il trasporto di persone a remi, attività delle remiere e delle associazioni connesse alla cantieristica tradizionale, la mia idea è che esse possano diventare anche parte di un progetto volto a proporre un nuovo modo di vivere non solo Venezia, ma la laguna tutta, da parte dei numerosi turisti che oggi la frequentano: credo che il turismo più attento, più di qualità (che non vuol dire solo chi spende di più!) vada in ogni modo incentivato e supportato.
A maggior ragione va sviluppato un progetto di sostenibilità per un vero museo della Laguna di Venezia, magari proprio in una delle numerose isole abbandonate.
Risposta a Pierandrea Gagliardi
Il turismo deve valorizzare la nostra Città, non sfruttarla e distruggerla. Pertanto il turismo c.d. di massa o giornaliero deve lasciare risorse e non portarle via. Per questo esso dovrà con adeguati strumenti e in collaborazione con le categorie produttive, essere regolato.
La critica maggiore a quanto non fatto negli ultimi 20 anni, è che la città si sia trasformata in un parco tematico, una Veniceland: è sotto gli occhi di tutti, non possiamo nasconderci dietro alla realtà. C’è però un errore di fondo in questa definizione: i parchi tematici sono gestiti e organizzati! E hanno ritorni economici.
Ecco, il punto di arrivo è che il turismo diventi risorsa per tutta la città, e non solo per chi oggi, spesso in barba alle norme e alle leggi, ne approfitta.
Ci sono sul tavolo numerosi progetti e soluzioni. Va scelto il più efficace, il meno impattante, ma soprattutto quello che garantisce la migliore modularità nei tempi di attivazione. Per questo stiamo studiando alcune soluzioni, con particolare attenzione per il progetto “pass4venice” che sembra il più attendibile e concreto per regolarizzare i flussi turistici, soprattutto per quel che riguarda la modularità e l'impatto economico di ritorno.
Risposta a Comitato di cittadini VivereMestre
Il progetto Vallenari-bis nasce ancora in giunta Orsoni, era stato approvato nell'aprile dell'anno scorso.
Se definitivamente è stato dato il via libera (e lo potrò capire solo dopo il mio insediamento in Comune), sarà mia cura capire se si ci sono margini per bloccare o modificare il progetto di cui (convengo con voi) non si conosce bene lo scopo.
Per razionalizzare il traffico potevano esserci degli interventi non invasivi, ridimensionando ZTL e modificando la viabilità soprattutto in alcune fasce orarie.
Per quanto riguarda le nuove edificazioni in zona PEEP è sconcertante che non ci sia stato uno studio di impatto ambientale soprattutto correlato al passaggio dell'elettrodotto, che ha sempre vincolato come inedificabile buona parte della superficie ora coinvolta in questo progetto.
Risposta a Sambin
Ha detto bene parlando di responsabilità; non è questione di disobbedienza ma di onestà!
Un buon amministratore deve rispondere ai cittadini in totale trasparenza e legalità, ponendosi sempre come obiettivo il bene dei cittadini. Nel mio lavoro l'ho sempre fatto chiedendomi prima di qualsiasi azione se stessi compiendo il bene o meno nei confronti delle imprese, e se diventassi sindaco userei lo stesso modus operandi. L’ho scelto non a caso come slogan della mia campagna: prima i cittadini.
Risposta a Gruppo per la salvaguardia dell’ambienta La Salsola
1) Sicuramente il progetto di ripristino ecologico del fiume va completato, soprattutto nell'ottica di creare a monte della città il parco del Marzenego, dove si dovranno migliorare i processi di fitodepurazione, poiché l'acqua rimane un diritto dell'intera collettività.
2) La questione della legalità e della trasparenza è uno dei punti cardine del mio programma, e del mio modo di operare.Perciò a questa domanda rispondo semplicemente: faremo una revisione completa di tutte quelle situazioni (non si tratta solo di concessioni demaniali, ma basti pensare ad utilizzo di spazi, concessioni ad associazioni, etc) in cui l’amministrazione a fino ad oggi operato nell’ombra. Inutile far finta di non vedere le concessioni date agli amici degli amici, o ai soliti noti.
Si cambia aria: gare ad evidenza pubblica per qualsiasi operazione!
3) Credo fortemente che la laguna sia un ambiente da valorizzare e proteggere nel contempo per la sua specialità. Ci sono molti progetti da valutare, sicuramente serve un confronto aperto tra tutte le associazioni interessate e le istituzioni, per convergere unitamente allo scopo di preservare questo ambiente naturale.
Risposta a Franco Vecchiato
Il nostro comune deve aumentare il numero dei suoi abitanti!
E solo riportando lavoro, qualità della vita e sicurezza questo sarà possibile, in terraferma come nella Venezia insulare. Nello specifico della sua domanda si menziona però il PAT. Nei limiti del possibile esso dovrà essere rivisto, poiché va ridisegnata a nostro parere la strategia di sviluppo di questa nostra splendida città. Non possiamo infatti prevedere che la più grossa cementificazione prevista sia attestata attorno al cosidetto Quadrante, un’opera che, se realizzata, porterebbe alla morte definitiva del centro di Mestre.
Risposta a Athlon San Giuliano
Buongiorno Sig. Vianello,
crediamo sia necessario provvedere al miglioramento degli impianti sportivi nel Comune, oltre all'esempio citato da lei, ci sono molti impianti che sono nello stesso stato di deterioramento.
Il problema principale rimane il reperimento delle risorse necessarie alla ristrutturazione degli impianti, ed in questo sarà sicuramente d'aiuto cercare di portare sul territorio i fondi europei sia strutturali che liberi.
Stia certo che lo sport in generale non sarà trattato come un ambito di serie B, in quanto sono profondamente convinto che esso abbia una componente educativa fondamentale per lo sviluppo di tutti i nostri ragazzi, linfa vitale per garantire alla nostra città un futuro roseo.
Per quanto riguarda il discorso Casinò: esso va totalmente rilanciato e rinnovato. Troppi anni di malagestione lo hanno fatto precipitare agli ultimi posti tra le società a partecipazione pubblica. Troppo spesso è stato considerato solo come la mucca da mungere (mi riferisco a prelievi da parte del comune fuori controllo, ad assunzioni “politiche”, all’utilizzo del Casinò come strumento di elargizioni e prebende da parte degli Assessori di turno). Il Casinò è un’importante risorsa per la città, e sono sicuro che riusciremo a farlo tornare uno dei migliori casinò del mondo. Certo occorre rivederne completamente la sede, lontana (sia Ca’ Noghera che Ca’ Vendramin) dagli standard moderni su cui si basa il business delle sale da gioco, che puntano più all’entertainment che al gaming, offrendo la possibilità di edificare una nuova sede con un hotel all’altezza, una revisione dell’attuale management (sia con la valorizzazione delle figure presenti ma anche con iniezioni di personale altamente qualificato dall’esterno), un’attività di valorizzazione del marchio seria, un nuovo approccio alle attività di gioco online.
Buongiorno sig. Marzollo,
da oltre 20 anni mi occupo di relazioni internazionali con il mio lavoro, in totale trasparenza e legalità, come dovrebbe essere anche qui nella nostra città. Non temo il confronto a livello nazionale ed europeo, il mio curriculum è da sempre visibile in internet sia in italiano che in inglese, perchè credo sia fondamentale che per amministrare, sia una società che una città, debbano essere trasparenti le conoscenze e le competenze.
Risposta a De Gasperi
Una riqualificazione di P.le Donatori di Sangue, ma di tutto il centro di Mestre in generale, può essere realizzata solo riportando la vita sociale in centro.
Non esiste una strategia di controllo e prevenzione (che peraltro sono due capisaldi del nostro programma) più efficace del tornare a vivere il centro da parte dei cittadini.
Perciò stop immediato a nuove grandi superfici commerciali in periferia, vero colpo di grazia che le scorse amministrazioni hanno dato al commercio mestrino, stop ad aumenti indiscriminati delle tariffe di parcheggio, ripensamento delle ztl, ridisegno del piano del traffico, aumento dei trasporti pubblici anche in oraro serale. E a fianco di queste azioni sul commercio, una serie di incentivi a chi organizza eventi, legati alla cultura, alle arti e allo sport, che proprio voi giovani potreste organizzare attraverso le molte associazioni culturali o musicali presenti sul territorio, reinventare l'uso dei spazi pubblici della città. Da parte nostra l'impegno di “snellire” la burocrazia, al fine di aiutare i cittadini “propositivi”.
Risposta sui finanziamenti
Il preventivo di spesa che abbiamo presentato è stato rispettato. Abbiamo scelto una campagna quasi francescana rispetto a quanto messo in campo dagli altri candidati (e non mi riferisco solo a Brugnaro, che almeno ha avuto il coraggio di dichiararlo, ma soprattuto a chi ha presentato preventivi di spesa semplicemente ridicoli rispetto a quanto poi fatto – vedi risposte durante il vostro confronto al Teatro Corso). Contiamo di riuscire a mettere online entro il 31 maggio tutte le spese sostenute. Il totale comunque si aggira sui 25.000 euro, finanziati dal sottoscritto, dai candidati consiglieri e, per una parte, dall’unico partito della coalizione (circa 10.000 euro).
Abbiamo puntato su di un’organizzazione fatta sia da volontari che da professionisti. Ma la gestione è stata così meticolosa che siamo riusciti a contenere al massimo spese e sprechi (quanta carta “sprecata” abbiamo visto tra i nostri “concorrenti”): avanzeremo probabilmente alcuni poster e li doneremo alle scuole del territorio!
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