Le piccole imprese in crisi crollano export e fatturato

I dati di Apindustria sul Portogruarese: in otto anni l’edilizia ha perso il 25% Terziario in sofferenza. Roccato: per le Pmi servono interventi strutturali
VIAGGIO NEI CANTIERI ROMANI PER VERIFICARNE L_EFFETTIVA SICUREZZA - Fotografo: benvegnù-guaitoli
VIAGGIO NEI CANTIERI ROMANI PER VERIFICARNE L_EFFETTIVA SICUREZZA - Fotografo: benvegnù-guaitoli

PORTOGRUARO. Crisi delle Pmi, rispetto all'ultimo trimestre del 2015 il Portogruarese registra un calo del -2,5% nel settore dell'export. È quanto ha reso noto Apindustria Venezia nel corso dell'ultimo incontro svoltosi a Mestre tra il direttore Pier Orlando Roccato, l'ex presidente della commissione Lavoro in Provincia Roberto Dal Cin e diversi imprenditori provenienti da Portogruaro, Fossalta, Teglio Veneto, Cinto Caomaggiore e Gruaro.

Un summit dai risvolti non proprio positivi per le aziende del comprensorio. Secondo l'ente veneziano, sebbene a fine 2015 la previsione fosse di un graduale e lento riavvio degli indicatori economici, in questi primi tre mesi dell'anno lo scenario denota un andamento che ancora si può allineare alla brusca crisi che ormai si protrae da sette anni. In un comparto, quello dell'export, che a livello nazionale rappresenta comunque un settore di primaria importanza con dati in crescita.

Guardando ai numeri di Apindustria, a causa delle congiunture di alcuni mercati come Russia e Cina, le piccole e medie imprese del Portogruarese hanno registrato un -2,5% di export rispetto ultimo trimestre 2015 e una perdita del fatturato che va oltre l'1,6%. L'edilizia, invece, riemerge con qualche leggero segnale positivo su mutui e transazioni, ma dal 2008 si registra un -25% del numero delle imprese con relativa perdita occupazionale. Il terziario, stando sempre ad Apindustria, è in cronica sofferenza, con un riavvio negativo della Cig e una sensibile contrazione delle assunzioni.

«Questi dati, purtroppo avvalorati da Banca d'Italia e Camera di Commercio, ci presentano un 2016 molto duro», dice il presidente di Apindustria Roccato, «anche per le difficili situazioni economiche internazionali. Mancano interventi strutturali per Pmi e se non verranno liberate risorse economiche a loro favore avremmo un anno in forte contrazione». Sulla stessa lunghezza d'onda anche Roberto Dal Cin, ex presidente della commissione Lavoro in Provincia. «Oggi», dice, «dobbiamo abbandonare gli sbarramenti ideologici e lavorare trasversalmente per risolvere i problemi dei cittadini e delle imprese. E magari puntare di più sulle opportunità che l'Unione Europea, in termini di bandi e contributi, ci può offrire: questa può essere nel breve periodo la chiave di volta per ripartire. Qualche sindaco», conclude Dal Cin, «invece di contestare i dati economici per timore di essere impopolare, potrebbe rendersi più utile presenziando ai tavoli con i sindacati e le associazioni di categoria».

Alessio Conforti

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