Le periferie a Roma: «Dateci più fondi»
Periferie, il giorno dopo il sopralluogo della commissione d’inchiesta con il presidente Andrea Causin e il sindaco Luigi Brugnaro, non cala il sipario sui tanti problemi della terraferma. Dalle Vaschette dove manca una demolizione di una palazzina per pensare al futuro alle 80 famiglie intrappolate nei passaggi a livello della Gazzera; dai problemi sociali legati alle occupazioni di alloggi in via del Bosco o al Circus alle speranze delle associazioni che l’ex Edison lo pensano casa di cultura, musica e rilancio di Marghera sud.
Gli assessori. «Siamo prontissimi a continuare a collaborare con la commissione, dopo la loro visita», spiega l’assessore all’Urbanistica Massimiliano De Martin, «e speriamo che dalla commissione arrivino risposte in termini di fondi da utilizzare, magari con nuovi bandi per i territori. Tanti problemi sono emersi ma la periferia non è solo questione urbanistica, è un’area complessa dove le tematiche sociali pesano molto. Per questo con il sindaco siamo impegnati ad attrarre investimenti: le risorse oggi non ci sono per intervenire ovunque». La vicesindaco Luciana Colle aggiunge: «Speriamo marcino di pari passo questioni come la proposta di legge sui poteri dei sindaci e le modifiche alle norme d’uso sugli alloggi Erp con l’aiuto dei parlamentari. Sulla situazione dei cantieri della Gazzera, assicuro che proseguirà il nostro pressing per la ripresa dei cantieri».
lMunicipi vogliono contare. Si fanno sentire anche i presidenti di Municipalità, svuotati di poteri da Brugnaro. Causin è tornato a Roma, con la copia del progetto del contratto di quartiere che ha migliorato Altobello. «Quel progetto andrebbe rifinanziato per finire il lavoro: le case della Nave 1 e 2 di via Squero hanno problemi (spaccio, prostituzione, abusivismo) che impongono di pensare di continuare il lavoro fino ad ottenere anche quel parco in area Italgas, che resta una incompiuta», dice Vincenzo Conte (Mestre Centro). «Sul progetto dell’ex Edison il sindaco a me è parso interessato. Non significa che mette il timbro ma che c’è un lavoro da fare. E credo sia chiaro a tutti che le Municipalità sono fondamentali per il controllo di questi territori e il dialogo», avverte Gianfranco Bettin (Marghera). «Ci sono interventi per i quali si potrebbe avere aiuti dal rifinanziamento del Piano Città», prosegue, «mentre per le occupazioni di via del Bosco servono strumenti più efficaci per intervenire sui prepotenti». Gianluca Trabucco (Chirignago Zelarino) rincara la dose: «Ci auguriamo che i problemi delle nostre periferie entrino nella relazione finale della commissione. Da Comune e Regione ci aspettiamo lo sblocco dei lavori Sfmr e un lavoro della giunta per consentire a quelle famiglie che vivono tra i passaggi a livello di spostarsi a vivere altrove con una compensazione simile a quella che ha spostato residenti con la realizzazione del Passante. Siamo convinti che questa è la strada giusta».
Mognato: ora agire. Si dice soddisfatto il deputato Pd Michele Mognato che ha collaborato ad organizzare il sopralluogo e che rivendica il lavoro del centrosinistra: «Se le nostre periferie oggi sono meno degradate di quelle di altre città, lo dobbiamo all’enorme lavoro fatto negli anni insieme a tantissimi cittadini che in maniera autonoma e responsabile hanno dato una straordinaria testimonianza di partecipazione e senso civico». E ricorda: «Si sono presi impegni e dopo 19 mesi di nuova amministrazione è opportuno non solo assumerli ma anche risolverli. Ora è opportuno che la commissione parlamentare prosegua celermente il suo lavoro con determinazione e riferisca alla Camera proponendo interventi, anche di carattere normativo, al fine di rimuovere e prevenire le situazioni di degrado delle periferie e risposte positive dal governo che ci creda e vada oltre le cose fin qui fatte».
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