«Le pattuglie in più? Benissimo, ma sia una scelta duratura»

Maggiori controlli anti-criminalità, comitati soddisfatti Coniglio: «Spostiamo il mercato all’ex Umberto I»
Di Marta Artico
Unità cinofila della polizia controlla la zona del piazzale Donatori di Sangue, Mestre
Unità cinofila della polizia controlla la zona del piazzale Donatori di Sangue, Mestre

«Pattuglie e controlli? Siamo felici che qualcuno inizi ad ascoltarci». L’annuncio del questore di nuove forze in città, leggi 8 pattuglie in più al giorno, da lunedì prossimo, che sorveglieranno il centro e la zona di Marghera, non può che rendere felici residenti e comitati, i quali però spiegano che si tratta solo di un primo passo. «Forse sfugge ai più», spiega Fabrizio Coniglio, presidente del Comitato Mestre Off Limits, «che in questi ultimi anni abbiamo incontrato due questori, il prefetto e pure Alfano, pertanto non possiamo che provare legittima soddisfazione per una richiesta che portiamo avanti da un pezzo: abbiamo chiesto sicurezza anche quindici giorni fa durante l’incontro con chi ha questa competenza, pertanto siamo felici che il cittadino venga ascoltato. Ci auguriamo che sia una scelta duratura, siamo sicuri che non si tratti di uno spot elettorale e convinti che la nostra presenza sul territorio con le istituzioni a volto scoperto stia dando dei risultati. Di seguito vogliamo rivedere i pattugliamenti della polizia municipale che devono avere maggiore coordinamento con le altre forze dell’ordine. Da metà novembre aderiremo ad un’associazione a livello nazionale con l’obiettivo di fare un salto di qualità e diventare lobby propositiva verso le forze politiche, perché vengano rivisti i provvedimenti svuota carceri e venga dato più potere alle forze dell’ordine, facendo in modo che gli spacciatori non vengano fermati e liberati il giorno dopo. Tornando a Mestre, la prima cosa che abbiamo chiesto al questore nell’incontro di tre settimane fa, era proprio di mettere mano alla situazione dell’ex Umberto I, ricettacolo incontrollato di criminalità. Adesso quello che chiediamo al commissario Zappalorto è di riflettere in attesa di capire cosa verrà edificato, se sia possibile rivitalizzare un sito tanto esteso. Come? Spostando nell’area dell’ex Umberto I l’attuale mercato in centro città tra le case, liberando finalmente via Fapanni, via Pio X e via Caneve. Un intervento di questo genere avrebbe un doppio vantaggio: libererebbe dal caos del mercato le zone pedonali e rivitalizzerebbe l’area. Siamo poi d’accordo con il proprietario della multisala Img del Candiani, che serve la giusta informazione sui parcheggi, pena la crisi della stessa zona, vogliamo che chi viene a Mestre sappia dove sta entrando e in che città. Infine, assistiamo con disperazione al moltiplicarsi di questi cartelli “affittasi” che diventano sempre più numerosi, il degrado ha molti padri: i negozi che chiudono e gli appartamenti che si svuotano diventano buchi neri che attirano gli sbandati».

«È sicuramente un passo in avanti», commenta Nadia Biasutti, portavoce del comitato Sos Mestre, «otto pattuglie in più non sono poca cosa, spero che si ricordino che il territorio è vasto è non circoscritto a via Piave. La situazione è drammatica, quello che vogliamo e che desidera la gente è che oltre alle pattuglie ci sia una volontà politica a monte di trovare una soluzione anche in vista del futuro».

«Ben vengano controlli e pattuglie», commenta un giovane di Sos, «l’importante è che venga fatto un lavoro costante».

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