Le passioni di “Mamo”: la cucina e il calcio

Quando aveva due anni perse i genitori in un incidente stradale. Il locale aveva festeggiato 10 anni

CAORLE. Mauro Catto, noto con l’affettuoso soprannome di “Mamo”, era uno dei più conosciuti ristoratori di Lido Altanea, frazione di Caorle dove da anni gestiva, assieme alla cugina, il ristorante Altamarea.

Padre di un bambino di 10 anni, avuto dalla sua seconda compagna, Mauro risiedeva con la sua famiglia nel Condominio Commerciale di viale Pompei.

Un destino crudele, il suo, che lo ha visto perdere la vita nello stesso modo capitato ai genitori quando lui aveva solamente due anni. In quella tragica vicenda, Mauro perse madre e padre in un incidente stradale mentre nell’auto c’era anche lui assieme alla sorella.

Chi lo conosceva lo descrive come una persona gentile, affettuosa e disponibile, ligio al lavoro che compiva con devozione ed impegno, un “capo” alla pari: solamente dal volto si poteva percepirne il carattere buono e altruista.

A Caorle lo conoscevano tutti, da chi ha lavorato con lui nelle varie attività gestite negli anni passati (prima della ristorazione Mauro aveva svolto per oltre dieci anni il mestiere di elettricista) ai più stretti amici di una vita con i quali giocava a pallone al campetto e condivideva la sua grande passione per il Milan. È morto in sella ad uno scooter che montava solamente da pochi giorni mentre stava tornando a casa dalla sua famiglia dopo una giornata di lavoro. L’Altamarea è stata sicuramente la sua avventura più riuscita.

Mauro, assieme alla cugina, nel 2015 aveva festeggiato il decimo anniversario di successi ottenuti da questo rinomato locale estivo. Ora si attende la data per dargli l’estremo saluto, ma proprio come accaduto lo scorso anno per Enzo Momentè, la famiglia potrebbe dover attendere parecchi giorni prima che la salma ottenga il nullaosta.

Gemma Canzoneri

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