Le opere di Pregnolato a palazzo Granaio
CHIOGGIA. A palazzo Granaio la collezione di Walter Pregnolato. Prende forma l’ipotesi di realizzare nel palazzo storico, in fase di restauro, una pinacoteca civica di pregio.
Ad avviare il percorso una prima delibera di giunta che indica di riservare uno spazio idoneo alla collezione dell’artista chioggiotto grazie a un accordo con la famiglia per l’utilizzo in comodato d’uso perché ne possa godere l’intera città. L’obiettivo è creare un percorso monografico permanente a palazzo Granaio con le opere di Pregnolato che documentano il profondo legame della sua arte alle tradizioni e alla cultura locale.
Il restauro di uno dei palazzi più antichi della città è in corso da inizio anno e proseguirà fino ai primi mesi del 2017. È un intervento complesso, seguito passo passo dalla Soprintendenza ai beni culturali di Venezia che esegue periodici sopralluoghi per accertare che tutto si svolga secondo il progetto approvato. L’idea di restituire il Granaio alla città prevedendo una pinacoteca civica è nell’aria da tempo, se ne parlava già nella giunta Guarnieri, ma ora si stanno concretizzando i primi passi per arrivare all’obiettivo. Le tele più importanti della città sono oggi sparse, ospitate per lo più al museo civico, chiara quindi l’esigenza di una pinacoteca. «La produzione eclettica di Pregnolato», ricorda l’assessore alla cultura, Alessandra Lionello, «che comprende tele, ceramiche, litografie, sculture, oltre a documenti, bozzetti e a testimonianze di scambi e rapporti con altri pittori di fama internazionale è un reale tesoro per tutta la comunità. Tali opere restituiscono un'immagine particolare di Chioggia, della sua cultura, della sua attività e dei suoi riti. Abbiamo accolto con favore la proposta delle figlie Monica e Melania che ci dà la possibilità di creare un percorso espositivo nella futura galleria, dedicato a uno degli artisti che meglio ha saputo interpretare il radicamento nella città. Attendiamo l'effettiva disponibilità dei locali per dar corso ai successivi passaggi». Una volta chiuso il restauro e definita la reale disponibilità degli spazi da destinare alla pinacoteca, l’amministrazione comunale stipulerà un accordo per l’acquisizione del fondo dell'artista e avvierà una collaborazione con la famiglia per selezionare le opere, raccogliere il materiale dell'atelier e comporre un corretto percorso interpretativo. (e.b.a.)
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