Le multe date ai semafori: «Il giallo resta a 4 secondi»

La Corte di Cassazione ha stabilito: contravvenzioni valide già dopo i tre secondi. I Comuni possono adeguarsi al ribasso, Venezia ha deciso di non ritoccare il timer
Velocar in via Miranese a Mestre
Velocar in via Miranese a Mestre

MESTRE. La notizia rimbalzata dalla Corte di Cassazione ha scatenato subito il dibattito, e alimentato il sospetto che i comuni - forti della sentenza e sempre più a secco di risorse - potessero presto adeguarsi al ribasso, con il rischio quindi di incrementare il numero delle multe. Così non sarà per Mestre dove il tempo del giallo ai semafori è e soprattutto resterà di quattro secondi.

«È stato introdotto di quattro secondi», spiegano dal comando dei vigili urbani parando le polemiche, «e resterà sempre a quattro secondi». Il caso è scoppiato con la diffusione della notizia che la multa al semaforo è legittima a patto che il giallo sia di almeno tre secondi. Il giochetto di ridurre il tempo del giallo è pericoloso perché inevitabilmente incide sul numero delle contravvenzioni, ed è per questo che i vigili assicurano che a Mestre non c’è alcuna intenzione di scendere di un secondo.

Ecco la mappa degli autovelox della polstrada

La pronuncia della Cassazione arriva dopo il ricorso del Comune di Montevecchia (Lecco) nei confronti di una donna alla quale il giudice di pace aveva abbonato la multa poiché il rosso era scattato dopo poco meno di 4 secondi. La sesta sezione civile della Cassazione - la numero 18.470 - ha confermato la multa spiegando che le multe sono valide a patto che il disco giallo duri almeno tre secondi secondo quanto previsto da una risoluzione del ministero dei Trasporti di alcuni anni fa. Anche perché tre secondi sono quanto serve per fermarsi se si sta percorrendo una strada a cinquanta chilometri orari, secondo uno studio del Cnr.

E dunque: comuni pronti ad adeguare i tempi del giallo sui tre secondi per incrementare il numero di multe e il flusso di soldi nelle casse? Può darsi da qualche altra parte - e del resto potrebbe essere legittimo - ma non a Mestre. «È un rischio che in città non c’è perché dopo la risoluzione del ministero del 2007 era già stato deciso di aumentare di un secondo, rispetto al minimo dei tre, il tempo del giallo così da dare agli automobilisti un margine maggiore. È una scelta che confermiamo oggi che la Cassazione spiega che le multe sono valide anche quando il giallo dura solo tre secondi». Secondo il report 2014 della polizia municipale sono stati staccati nel 2013 - in totale - oltre 224 mila verbali, e tra queste oltre 14 mila le multe date agli automobilisti che sono passati al semaforo con il rosso e sono stati pizzicati dall’occhio elettronico. Sono state oltre 73 mila invece le multe per automobilisti sorpresi dall’autovelox a una velocità superiore a quella consentita dal codice della strada.

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