Le mazzette a Veritas arrivano in aula

Buona parte degli imputati ha deciso di patteggiare, chiudendo il procedimento prima che arrivasse in aula. In tre, più una società, hanno invece deciso di affrontare il processo con l’obiettivo di...
Buona parte degli imputati ha deciso di patteggiare, chiudendo il procedimento prima che arrivasse in aula. In tre, più una società, hanno invece deciso di affrontare il processo con l’obiettivo di dimostrare la propria estraneità ai fatti contestati. Si è aperto ieri di fronte al tribunale collegiale presieduto da Savina Caruso, a latere Michela Rizzi e Andrea Battistuzzi, il processo per le presunte mazzette a Veritas. Sul banco degli imputati sono rimasti Denis Baldan (Montecchio Maggiore, 1973, avvocato Marco Antonio Dal Ben), legale rappresentante della “Futura”, Giuseppe Busato (Casier, 1964, avvocato Marco Vianello), contitolare della ditta di famiglia “Fratelli Busato Autotrasporti” di Preganziol, Alessio Bonetto (1979, avvocato Domenico Giuri), direttore tecnico della “Ecoricicli Veritas”, e la società vicentina “Futura” (avvocato Michele Tiengo). Gli imputati vengono accusati a vario titolo in concorso di corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio, turbata libertà degli incanti, rivelazione e utilizzazione di segreti di ufficio, oltre che della violazione del decreto legislativo 231 del 2001 sulla responsabilità amministrativa delle imprese. Dopo l’udienza filtro di ieri, il processo entrerà nel vivo, con l’audizione dei primi testimoni, il 12 gennaio. Prima del processo, sette imputati avevano trovato l’accordo sul patteggiamento con il gup Alberto Scaramuzza: oltre otto anni in tutto le pene concordate. Tra gli imputati che avevano scelto di patteggiare c’era Claudio Ghezzo, ex direttore commerciale di Veritas, accusato di corruzione per aver ricevuto soldi e regali in cambio dell’assegnazione degli incarichi alle ditte “F.lli Busato Autotrasporti” di Preganziol e “Plan-Eco” di Cittadella: l’accordo sulla pena è stato sancito a 2 anni e 8 mesi. Enzo Busato, contitolare della ditta di autotrasporti di Preganziol, aveva patteggiato 1 anno e 10 mesi. Un anno, 10 mesi e 20 giorni patteggiati invece da Sabrina Tonin, ex responsabile commerciale della “Plan-Eco”.
(ru.b.)


Riproduzione riservata © La Nuova Venezia