Le mani di Quinn restano al Venezia fino al 31 ottobre

l’opera
Inaugurate con la Biennale del 2019, poi rimaste lì a ornare l’Arsenale e a rendersi visibili in lontananza da chi aggira Venezia dalla laguna. Ora “Building Bridges”, le sei coppie di “Mani” realizzate da Lorenzo Quinn torneranno ad essere visitabili, per un’ultima volta, il 17 e 18 ottobre. Quando, in occasione della regata dei maxi yatch velici e della Compagnia della vela, l’Arsenale aprirà i suoi spazi a una serie di eventi preparatori del Salone nautico del 2021, con le mani di Lorenzo Quinn a proteggere le storie d’acqua per l’ultima volta. Il 31 ottobre, infatti le sculture lasceranno per sempre l’Arsenale e faranno ritorno a Londra, sede della galleria d’arte proprietaria dell’opera.
L’opera è stata inaugurata a maggio del 2019, accompagnata da un concerto di Andrea Bocelli. Sono sei coppie di mani alte 15 metri, unite a formare una fila di ponti, posta ai bacini di carenaggio dell’Arsenale. Enormi, 15 metri per 20, pregano, accarezzano, abbracciano, lavorano. Ogni coppia di mani un valore universale: speranza, aiuto, amore, saggezza, fede, amicizia. Ci sono volute 350 persone per completare l’opera, suddivise tra Spagna, Inghilterra, Italia, la Halcyon Gallery che ha pagato le spese. È stata realizzata a Valencia perché lo studio a Barcellona dell’artista, nonostante i suoi 3 mila metri, era troppo piccolo. Poi le Mani sono state trasportate in nave a Genova e con 18 camion fino a Venezia. Quinn era riuscito a conquistarsi il pubblico veneziano con “Support”, le due mani appoggiate a lungo sulla facciata di Ca’ Sagredo dal 2017 fino al 2018 a testimoniare la fragilità della natura e di una città come Venezia nata e cresciuta a contatto con l’acqua.
Smontata l’opera, diventata nel frattempo iconica, l’artista italoamericano, figlio dell’attore Anthony Quinn e di Jolanda Addolori aveva realizzato una nuova scultura esposta sempre nell’hotel affacciato sul Canal Grande dal nome “La forza della Natura”, ispirata al problema dei cambiamenti climatici. —
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