Le lacrime di Martina in una chiesa piena «Addio amore mio»
PORTOGRUARO. Tanti fedeli in lacrime ieri pomeriggio hanno voluto dare l'estremo saluto a Giovanni Laurino, morto ad appena 19 anni per un destino assurdo. All'alba di domenica infatti, dopo aver accompagnato a casa la fidanzata Martina Altoè a Sacile, è deceduto in un incidente stradale dalla dinamica ancora poco chiara, sulla carreggiata Sud dell'A28. Sbalzato fuori dall'abitacolo Laurino è stato travolto da una Opel Vectra alla cui guida c'era un 46enne di San Quirino.
Ieri però nessuno ha voluto ricordare la tragica circostanza che ha provocato il decesso del 19enne, studente privatista in ragioneria a San Donà di Piave, figlio di Gianpaolo, impiegato comunale all'ufficio del protocollo, e di Patrizia Fornasier, dipendente di Poste Italiane in servizio a Mestre. Commovente l'omaggio degli amici di Giovanni, che abitava in via Villanova a pochi passi dalla chiesa. Hanno issato un lenzuolo bianco sul sagrato, arricchito da scritte di tutti i tipi. C'era anche un messaggio d'amore, scritto dalla sua Martina. “Amore mio”, ha scritto, “grazie per tutto quello che mi hai dato in questo tempo, sei splendido e sei parte di me. Sempre lo sarai, ti ricorderò e vivrai nel mio cuore. Dammi la forza per realizzare i progetti costruiti assieme. Percorreremo la nostra strada mano nella mano. Ti amo”. Il messaggio non era firmato, ma è stata proprio Martina a scriverlo. E poi sulla bara gli stessi amici hanno ricoperto i fiori che sovrastavano la stessa con un cartellone rosa in cui erano riprodotte altre, bellissime fotografie dei tanti momenti trascorsi assieme, gemme preziose nel pianeta dei ricordi di ognuno di loro.
E di sentimenti, ha parlato nell'omelia il parroco don Andrea Ruzzene. «Io e Giovanni spesso ci siamo trovati a parlare», ha voluto ricordare il sacerdote dall'ambone sotto al quale era riprodotta una foto plastificata di Laurino, «alcune volte eravamo d'accordo, altre no. Giovanni ha interpretato bene amicizia e amore. Ci sono alcune sue fotografie che mi appassionano. Anche da queste si denotava il desiderio di Giovanni di voler diventare grande. Aveva trovato l'amore della sua vita. Ho visto Giovanni dopo la sua morte. Signore, ho chiesto, perché tutto questo? Gesù dona a noi la sua parola. Dobbiamo ripartire da qui. Dietro quella finestra c'è la Luce. Non spaventiamoci». A fine cerimonia il ricordo di un amico ha fatto scattare un applauso. La morte di Giovanni Laurino ha colpito moltissimo non solo gli amici della sua età ma tutta la comunità.
Rosario Padovano
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