Le Gallerie dell’Accademia apripista dei musei riaperti a Venezia

«Da martedì la pinacoteca visitabile», spiega il direttore Giulio Manieri Elia. «Entro il mese visite al Campanile di San Marco», annuncia Tesserin

VENEZIA. Si riapre. Se la Basilica di San Marco ha già riaperto al pubblico da qualche giorno ma solo per il culto, il primo museo veneziano a accogliere visitatori sarà oggi il Museo Ebraico del Ghetto, dalle 10 alle 17.30 quando si potranno visitare in tutta sicurezza le sinagoghe e le sale espositive del museo.

La replica domenica prossima, in attesa - da giugno - di aumentare i giorni apertura. Ma il primo grande museo veneziano a riaprire a tempo pieno sarà invece, da martedì, le Gallerie dell’Accademia, come spiega il suo direttore Giulio Manieri Elia. «Riapriremo, nel rispetto di tutte le norme di sicurezza, dal martedì alla domenica dalle 8,15 alle 19,15», spiega, «con chiusura settimanale il lunedì. Non ci sarà prenotazione, ma un limite di 130 persone in contemporanea all’interno del museo che verificheremo sia rispettato con un conta persone. Ma ci saranno limiti di presenza anche all’interno di ogni sala, in base alle dimensioni. I visitatori martedì troveranno anche la novità dell’esposizione della Pala di Sant’Anna di Jacopo da Bassano che era in deposito al museo bassanese e che è rientrata dopo oltre cinquant’anni anche in vista di una sala del museo che vogliamo dedicare interamente a Bassano nel quadro del riallestimento di tutta la sezione della pittura veneta».

Ha riaperto, come detto, la Basilica di San Marco, ma la parte museale dovrà aspettare ancora qualche giorno, come spiega il primo procuratore marciano Carlo Alberto Tesserin. «Non ci sono stati ancora forniti criteri precisi sul numero delle presenze e sulle norme di sicurezza», spiega, «e siamo noi ad esserci autoimposti un limite di 300 persone in contemporanea in Basilica per il culto. Speriamo entro la fine del mese di poter riaprire - con limitazioni - almeno le visite al campanile di San Marco, in attesa di poterlo fare anche per la Loggia, la Pala d’Oro e il museo del tesoro della Basilica».

Il segretario organizzativo della Fondazione Musei Civici, Mattia Agnetti, invece ha già chiarito che la riapertura di Palazzo Ducale bisognerà aspettare almeno fino alla metà di giugno, e il museo Correr con il circuito marciano. Poi, nei mesi successivi dovrebbe toccare al museo del Vetro di Murano, a Ca’ Rezzonico e in autunno anche a Ca’ Pesaro, dove però non sono appunto ancora terminati i lavori di ripristino, dopo i gravi danni provocati dalla grande acqua alta di novembre. Ma per tutti i musei saranno aperture flessibili, con orari che terranno conto anche delle presenze effettive dei visitatori con una maggiore concentrazione dei fine settimana.

Per altri musei come Palazzo Mocenigo, Museo di storia Naturale, Casa Goldoni, la Fondazione Musei Civici pensa di solo su prenotazione per piccoli gruppi. Ci si attediamo una reale ripresa dei flussi turistici non prima della primavera del 2021 e anche la mostra su Carpaccio prevista a Palazzo Ducale slitterà all’autunno del prossimo anno.

Entro un mese dovrebbero riaprire anche gli altri musei statale veneziani, a cominciare dalla Galleria Franchetti alla Ca’ d’Oro e Palazzo Grimani, come ha anticipato il direttore del Polo Museale del Veneto, Daniele Ferrara. Il primo sarà però l’Archeologico all’interno del circuito museale marciano, mentre per il Museo d’Arte Orientale bisognerò aspettare almeno fino a settembre, visto che sono ancora in corsi i lavori di ristrutturazione della sede di Ca’ Pesaro dopo i gravi danni provocati dall’acqua alta eccezionale del novembre scorso.

È ormai vicina, infine anche la riapertura della Collezione Guggenheim, che sarà nuovamente visitabile da martedì 2 giugno nella sede di Ca’ Venier dei Leoni. L’ingresso sarà consentito su prenotazione, effettuabile a partire dal 22 maggio e fino all’1 giugno alle 14. Per informazioni consultare il sito guggenheim-venice.it.

Nel corso del mese di giugno, il museo riaprirà nuovamente i battenti nei fine settimana, il sabato e la domenica, dalle 10 alle 18. Al momento della riapertura, sarà visitabile la collezione permanente, ma non la mostra temporanea Migrating Objects. Arte dall’Africa, dall'Oceania e dalle Americhe nella Collezione Peggy Guggenheim, che rimane comunque allestita in attesa di verificarne una possibile data di apertura. Inoltre, a causa del lockdown imposto dalla pandemia da Covid-19, il museo ha dovuto annullare la mostra estiva dedicata all'artista brasiliana Lygia Clark, Lygia Clark. Pittura come sperimentazione, 1948-1958. attualmente aperta al Guggenheim di Bilbao. Ma si aspetta la risposta del pubblico. —


 

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