Le condoglianze? Su Facebook

Mira. Lucarda avvia il servizio online, in futuro anche le epigrafi su schermi led
14 gennaio 2004 Mira (ve) Paolo Lucardo. (c) Light Image Studio.
14 gennaio 2004 Mira (ve) Paolo Lucardo. (c) Light Image Studio.

MIRA. Anche le onoranze funebri si adeguano alle nuove tecnologie e ora è boom in Riviera del Brenta delle condoglianze online. Fra le più impegnate su questo versante l’impresa funebre “Al Molino” di Paolo Lucarda, che è stata la prima in provincia di Venezia a inaugurare il servizio oltre due anni e mezzo fa. Da qualche mese c’è anche la possibilità di pubblicare i necrologi su una pagina Facebook e l’obbiettivo dichiarato è quello di eliminare le epigrafi dai muri delle città creando tabelloni luminosi led in cui leggere i messaggi funebri. Fra le altre imprese storiche della Riviera che hanno attivato il servizio di condoglianze online ci sono la Grigoletto di Prozzolo di Camponogara, che serve l’area sud del comprensorio, e Pax Trevisi di Vigonovo, che serve l’area ovest.

«Entrando nel sito dell'agenzia funebre», spiega Paolo Lucarda, «selezionando il nome del defunto si possono inviare messaggi di condoglianze che poi l'agenzia consegna alla famiglia. Tutto ciò sta sostituendo il classico, scomodo e costoso telegramma. Da quando abbiamo iniziato il servizio c'è stata una risposta immediata, ma oggi assistiamo a un vero e proprio boom: arrivano in media 25 messaggi di condoglianze a famiglia». «Per far entrare ancor di più la tecnologia nel nostro settore», continua Lucarda, «da circa sei mesi abbiamo anche iniziato a pubblicare le epigrafi su una pagina di Facebook in modo da dare una maggior visibilità ai necrologi. Il nostro obiettivo è eliminare in futuro le epigrafi dai muri delle città, posizionando schermi con tecnologia led che fanno scorrere le epigrafi nei punti principali dei vari paesi». Anche le altre imprese funebri della Riviera si stanno adeguando alle nuove esigenze delle famiglie e pur non avendo avviato il servizio di condoglianze online si sono dotate tutte o quasi di un sito Internet.

Alessandro Abbadir

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia