«Le case di Altobello pronte a luglio»
«I lavori ad Altobello contiamo di completarli entro il prossimo luglio e di procedere alle prime assegnazioni nel giro di un paio di mesi». Parola del commissario straordinario dell’Ater di Venezia Aldino Padoan che pronostica una prossima riconsegna alla città dei 36 alloggi, pronti e mai consegnati, di Campo dei Sassi ad Altobello. Padoan annuncia, infatti, che sono iniziate le procedure di assegnazione dei lavori per le opere di urbanizzazione. Senza quelle non si possono consegnare gli alloggi. La gara d’appalto, spiegano da Ater, sarà conclusa entro la metà del mese di marzo e in «circa quattro mesi saranno terminati i lavori relativi ai 36 alloggi di Campo dei Sassi». Alloggi costruiti oramai quattro anni fa e destinati, all’interno del Contratto di quartiere di Altobello, esempio di riqualificazione urbana che ha suscitato l’interesse anche della commissione ministeriale sulle periferie, all’accoglienza principalmente di persone anziane con la presenza anche di badanti o assistenti che si prendano cura di loro, come “badanti condominiali”.
Case che, nei giorni scorsi, i cittadini del quartiere Altobello hanno, dalle pagine del nostro giorno, invitato ad assegnare in fretta non ai soliti “casi sociali” ma ad anziani e a giovani coppie per contribuire al miglioramento della qualità della vita del quartiere.
Più lunghi, conferma il commissario di Ater, sono invece i tempi per le Tettoie di via Fornace, undici alloggi e quattro negozi. Anche qui i lavori sugli immobili sono ultimati ma le opere di urbanizzazione «saranno pronte nei primi mesi dell’anno prossimo». I sette alloggi per studenti sono invece ancora al grezzo e si stanno riappaltando i lavori dopo il fallimento dell’impresa che li aveva iniziati. Padoan, in qualità di cmmissario, si rammarica per i ritardi ma sottolinea «che non dipendono da cause imputabili all’Ater: l’azienda infatti ha dovuto aspettare che le venissero accreditati i finanziamenti stanziati per l’intervento, senza i quali non era possibile proseguire i lavori. Inoltre, la crisi di un’azienda e il nuovo codice degli appalti hanno richiesto approfondimenti e adeguamenti». Quindi, per le Tettoie se ne riparla nel 2018. Nel frattempo per fermare il degrado rappresentato anche da quanti, clochard e senza tetto, hanno cercato riparo sotto le strutture per dormire, l’Ater è intervenuta, provvedendo a «sgombrare e pulire le aree di cantiere, rafforzando la recinzione e installando pannelli anti-intrusione in acciaio alle porte degli edifici. Inoltre, è stato recentemente attivato un servizio di vigilanza privata». E infatti i senza tetto ora occupano il vicino giardino, di notte.
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