Le azioni crollate di PopVi tre milioni solo a Cinto
CINTO. Si allarga lo scandalo delle famiglie che hanno visto svanire i loro risparmi con il deprezzamento delle azioni della Banca Popolare di Vicenza. Non valgono più nulla, 10 centesimi. Secondo fonti legali, infatti, il tracollo finanziario riguarderebbe 200 famiglie e il “buco” complessivo, soltanto a Cinto Caomaggiore, potrebbe perfino raggiungere quota 3 milioni di euro. Questa stima è stata fatta dagli uffici comunali, da cui specificano che si tratta di «stime per difetto». Una voragine cui hanno contribuito anche alcuni funzionari in servizio nelle filiali del vicino Friuli Venezia Giulia, da Sesto al Reghena a Cordovado, a Morsano al Tagliamento. Perché in Friuli? A Cinto, quando ancora non c’erano le filiali di Banca Popolare di Vicenza, ci si affidava a quelle già presenti in provincia di Pordenone. Fino a ieri, secondo le informazioni in possesso del Comune di Cinto, erano solo una decina o poco più i risparmiatori che hanno perso i loro soldi. Molti cintesi si erano rivolti all’istituto di credito quando ancora si chiamava Banca Udinese, prima di essere rilevata dal gruppo economico vicentino. Diverse persone hanno perduto molti denari anche nella vicina Gruaro, mentre a Pramaggiore i truffati si contano sulle dita di una mano.
In grande segreto le amministrazioni comunali dell’intero mandamento portogruarese stanno svolgendo dei “sondaggi” sul territorio, per capire quanti sono i danneggiati. Se solo a Cinto, Comune di appena 3000 abitanti, ci sono 200 “vittime”, vuol dire che nell’intera area mandamentale il numero è ben più alto. Da accertare da parte dei legali cui si sono rivolte diverse famiglie anche le modalità di acquisto delle azioni. Sulle note rivolte agli avvocati, alcuni risparmiatori si sarebbero fatti convincere a comprare azioni solo nel momento in cui chiedevano di accendere un mutuo.
Riusciranno i risparmiatori a ricevere centesimo per centesimo tutto quello che a loro è stato tolto? Ci sarà come per Banca Etruria un provvedimento “salvabanche” che garantirà i soldi perduti dai correntisti della Banca Popolare di Vicenza? Avrà giustizia la signora di Cinto che aveva affidato alla banca 400 mila euro da garantire al figlio disabile una volta che sarebbe passata a miglior vita e che per il forte stress è stata colta da ictus? Il suo avvocato sta lavorando sodo: «Il numero di persone defraudate per il crollo delle azioni», sostiene, «oscilla tra 200 e 220 solo a Cinto».
A Gruaro molti correntisti si sono affidati alla filiale di Morsano. «Ritengo che in paese la situazione non sia grave come a Cinto», sostiene il sindaco di Gruaro, Giacomo Gasparotto, «ma sono convinto che non occorra abbassare la guardia».
Rosario Padovano
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