Lazzarini a giudizio rischia l’ergastolo
L’accusa per Susanna Lazzarini è da ergastolo, omicidio premeditato e rapina, anche se ha confessato e non solo di aver ucciso l’81enne Francesca Vianello, ma anche l’87enne Lida Taffi Pamio, omicidio per il quale era già stata condannata a 24 anni in primo grado Monica Busetto. Il pubblico ministero Alessia Tavarnesi ha chiuso le indagini per l’omicidio Vianello e ha chiesto il giudizio immediato, saltando così l’udienza preliminare. E per il difensore, l’avvocato Mariarosa Cozza, l’unico modo per evitare quel «fine pena mai» è il rito abbreviato, evitando il processo in aula davanti alla Corte d’assise. Presumibile, quindi che lo chiederà, così toccherà al giudice dell’udienza preliminare Barbara Lancieri giudicare Susanna Lazzarini, in udienze che si terranno probabilmente subito dopo l’estate.
L’omicidio era avvenuto in casa della Vianello il 29 dicembre dello scorso anno, quando Susanna Lazzarini, figlia di un’amica della vittima, si era presentata in casa dell’anziana per chiedere altri soldi, dopo che le erano stati prestati già 100 euro. Si era portata da casa una corda e un paio di guanti, per questo le è stata contestata la premeditazione, perchè era partita già con l’intenzione di uccidere se non fosse stato esaudito il suo desiderio. Poi si era tradita utilizzando il bancomat che aveva rubato all’anziana per alcuni acquisti nel supermercato vicino e si era tradita. Gli investigatori erano subito arrivati a lei e nella notte dell1 gennaio 2016, durante un lungo e drammatico interrogatorio, aveva confessato, raccontando che lo aveva fatto per avere i soldi in modo da acquistare regali e generi alimentari, tutto il necessario per trascorrere le festività natalizie in allegria con la madre e i due figli ormai adolescenti.
(g.c.)
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