L’azienda si amplia I residenti in guerra raccolgono firme

Mirano. La Bovo Bags s’ingrandirà di 7.500 metri quadrati In via Modigliani è rivolta: «Traffico insostenibile per tutti»
MIRANO INCIDENTE MORTALE. OPERDE LA VITA GIOVANNI PESCE. TRAFFICO BLOCCATO IN VIA CAVIN DI SALA Mirano: incidente mortale
MIRANO INCIDENTE MORTALE. OPERDE LA VITA GIOVANNI PESCE. TRAFFICO BLOCCATO IN VIA CAVIN DI SALA Mirano: incidente mortale

MIRANO. La fabbrica si amplia nei campi, una piccola via scende in guerra contro il colosso industriale. Una ventina gli abitanti di via Modigliani, piccola laterale sul Cavin di Sala, che nei giorni scorsi hanno intrapreso una raccolta firme contro il previsto ampliamento di 7.500 metri quadri (su due piani) della ditta Bovo Bags, che produce buste di carta, leader del settore e una delle maggiori aziende di Mirano.

Lo stabilimento si trova proprio alle spalle della strada in rivolta, la proprietà ha già detto di voler coinvolgere i cittadini, disponibile a illustrare il progetto e recepire osservazioni, ma per ora c’è il muro contro muro. Il piano di ampliamento prevede un aumento del volume, finalizzato a una miglior organizzazione interna, senza arrivo di nuovi macchinari. Al manipolo di residenti che dicono no si sono aggiunti anche una decina di abitanti delle vie Viasana e della stessa via Cavin di Sala. Chiedono al Comune di considerare le diverse esigenze, facendo sintesi: non solo l’esigenza sacrosanta di sviluppo della ditta, ma anche la tutela di chi da sempre abita in zona.

«Siamo già stati penalizzati dal recente spostamento del centro abitato, che ora termina all’incrocio con via Matteotti, con la conseguenza che il limite nel tratto di via Cavin di Sala tra il centro commerciale Emisfero e il terminal Actv è passato da 50 a 90 chilometri orari», scrivono i residenti in una lettera a sindaco e assessori, «ora ci troviamo a dover fare i conti anche con un progetto che comporta la trasformazione di un terreno agricolo in artigianale». I residenti si dicono preoccupati per l’aumento dell’inquinamento acustico che le nuove strutture comporteranno, ma anche della svalutazione degli immobili stessi e di tutta l’area, che comprende anche un agriturismo in via Viasana. «Un consumo di suolo con ripercussioni anche per l’assorbimento dell’acqua piovana, con un sensibile peggioramento della qualità della vita», aggiungono i firmatari, «e che non riguarderà solo noi residenti: infatti potrebbe aumentare ancora il traffico in via Cavin di Sala. Il Comune ci riconosca pari dignità dell’azienda, nell’interesse di tutti».

Dal Comune fanno sapere che la struttura prevista, più vicina alle case di via Modigliani, ospiterà solamente uffici: nessun reparto produttivo con macchinari o movimento merci, quindi nessun rumore di troppo a fronte di un investimento produttivo che, in un periodo difficile per tutti, non è certo da bloccare sul nascere. Già annunciata, comunque, una conferenza dei servizi che coinvolgerà anche i residenti del quartiere.

Filippo De Gaspari

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia