L’avvocato di Parisotto perde la causa contro il Comune

CAVARZERE. «Caro avvocato, si faccia pagare dall’ex sindaco Parisotto, non dal Comune». Si potrebbe riassumere così la sentenza che il tribunale civile di Padova ha emesso, alcune settimane fa,...

CAVARZERE. «Caro avvocato, si faccia pagare dall’ex sindaco Parisotto, non dal Comune».

Si potrebbe riassumere così la sentenza che il tribunale civile di Padova ha emesso, alcune settimane fa, relativamente al decreto ingiuntivo che l’avvocato Paolo Pavarin di Rovigo, aveva promosso per «l’attività professionale dal medesimo prestata a favore del Comune di Cavarzere e meglio indicata in ricorso», per circa 15mila euro più spese accessorie, interessi di mora, ecc.

La vicenda risale al lontano 2001 quando l’allora sindaco Pier Luigi Parisotto, affidò a Pavarin alcuni incarichi di consulenza legale che la Corte dei Conti, su segnalazione dell’allora segretario comunale, Gianni Finotto, ritenne illegittimi, tanto che, nel 2009, la Corte stessa condannò Parisotto a rifondere al Comune 5.500 euro (per i compensi erogati all’avvocato) più 1800 e rotti euro di spese legali.

Il motivo di quella decisione era da ricercarsi nel contrasto tra il sindaco e il segretario comunale il quale non “firmava” (anzi, contestava apertamente, con tanto di lettere al Protocollo) alcuni provvedimenti dell’allora primo cittadino di cavarzere. Parisotto, allora, si affidò ad un legale che, nelle sua idea, lo aiutasse a “bypassare” gli ostacoli frapposti dal segretario ma, non potendo, stante il contrasto, esplicitare per iscritto le sue richieste, si limitò a consultazioni “orali” con l’avvocato.

In tal modo il lavoro del legale, pur effettivamente svolto, non aveva “pezze giustificative” per il pagamento. Parisotto, però, riuscì lo stesso a emettere dei mandati di pagamento per circa 10mila euro (firmandoli personalmente o facendoli firmare da funzionari del Comune, Caporrella e Perini) e la Corte dei Conti lo condannò per questo.

Tuttavia qualcosa doveva essere rimasto in sospeso, tanto che, nel 2013, Pavarin presentò il decreto ingiuntivo di cui sopra, al quale il Comune di Cavarzere si oppose.

Il tribunale di Padova, con sentenza 598/2016 ha revocato tale decreto, liberando il Comune da qualsiasi obbligo nei confronti dell’avvocato Pavarin e condannando quest’ultimo al pagamento delle spese di giudizio.

Inoltre il tribunale ha stabilito che le prestazioni professionali di allora dell’avvocato sono a carico dell’ex sindaco Parisotto, che le aveva richieste. Contro la sentenza Pavarin è ricorso in appello e la prima udienza del nuovo processo si svolgerà nei prossimi giorni a Padova.

Diego Degan

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