L’avvocato Ceccato fa scena muta ma ottiene lo stesso i domiciliari
SPINEA. Da ieri pomeriggio l’avvocato Florindo Ceccato è nella sua casa di Mirano. Dopo l’interrogatorio del mattino, il giudice delle indagini preliminari di Belluno Vincenzo Sgubbi ha convalidato l’arresto del legale veneziano e ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare per spendita di moneta falsa, ma gli ha concesso gli arresti domiciliari, nonostante Ceccato - difeso dall’avvocato e amico Andrea Faraon - si sia avvalso della facoltà di non rispondere. Già nei prossimi giorni, comunque, la Procura bellunese, guidata dal veneziano Francesco Saverio Pavone, dovrà spogliarsi dell’inchiesta e spedirla ai colleghi di Trento, competenti ad indagare sui magistrati veneti (Ceccato è giudice di pace a Padova).
Stando ad alcune iniziali indiscrezioni, Ceccato sembrava intenzionato a collaborare con gli inquirenti, fornendo indicazioni precise su colui o coloro che gli avevano fornito centinaia di banconote da 50 euro false. Non poteva infatti tenere la versione fornita immediatamente dopo l’arresto: «Ero all’oscuro che si trattasse di banconote fasulle» avrebbe detto ai carabinieri. Ma era difficile sostenere di non sapere, in considerazione del loro numero - oltre alle 30 già piazzate e alle 236 scoperte in auto e nell’armadio dello studio di Spinea, Ceccato era in possesso di almeno 270 banconote per 13.500 euro - e del fatto che le avesse nascoste. Inoltre, il negoziante di Rocca Pietore, in provincia di Belluno, che lo ha rincorso mentre stava salendo in auto per dirgli che lo aveva pagato con un banconota fasulla, ottenendone un’autentica non lasciano dubbi sul fatto che l’avvocato Ceccato sapesse quello che stava facendo. Ritenendo di poter ottenere egualmente gli arresti domiciliari, essendo incensurato, e ricordando le condizioni di salute precarie, ha preferito evitare di fornire indicazioni sull’identità di colui che gli ha piazzato tutto quel denaro fasullo. Forse un cliente affezionato che lo ha pagato in quel modo.
Intanto, il Consiglio dell’ordine degli avvocati di Venezia segnalerà al consiglio di disciplina presieduto dall’avvocato veneziano Antonio Franchini l’arresto di Ceccato. Il consiglio di disciplina di fronte ad un arresto, a meno che il Tribunale del riesame non cancelli l’opera del giudice bellunese, sarà costretto a sospendere dalla professione il legale di Spinea in attesa del processo.
Ieri, intanto, Ceccato avrebbe dovuto essere presente nell’aula del giudice di Venezia Sara Natto per difendere un pregiudicato veneziano più volte finito sotto processo, Doriano Vecchina, vecchio cliente dell’avvocato (l’ultima condanna a 4 anni e quattro mesi per sei rapine in altrettante banche risale al luglio dello scorso anno). È accusato di ricettazione. Udienza rinviata.
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