Lavoro in nero e irregolarità, chiusi un ristorante e due negozi a Bibione
Verifiche dei carabinieri in otto attività commerciali, controllati 25 lavoratori, sanzioni per 120 mila euro

Otto aziende e 25 lavoratori controllati, un lavoratore in nero, tre sospensioni dell’attività d’impresa, 120 mila euro di sanzioni irrogate. E’ il bilancio di una serie di controlli effettuati a Bibione dai carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Venezia, con il personale della locale stazione carabinieri, nei confronti di aziende operanti nel settore della ristorazione e del commercio di articoli di abbigliamento e bigiotteria.
Le attività sono state svolte al fine di verificare il rispetto delle norme in materia di legislazione sociale, sicurezza, salute e igiene sui luoghi di lavoro.
I casi più significativi: chiuso un ristorante gestito da una cittadina romena, 15 mila euro di sanzioni. Era stato trovato un lavoratore in nero intento a servire la clientela. La posizione irregolare del dipendente ha fatto scattare la chiusura immediata del locale e sanzioni per 15 mila euro per la mancata registrazione dello stesso e per l’omessa formazione/informazione sulla sicurezza del lavoratore.
Sanzioni per 60 mila euro e sospensione dell’attività per due negozi, gestiti da cittadini bengalesi, operanti nel commercio di articoli di bigiotteria. In uno è stato trovato un lavoratore regolarmente registrato, impiegato con mansioni di commesso. La ditta, nell’occasione ispezionata anche dal personale della Polizia Locale di Bibione, nel corso del controllo è stata multata per un ammontare di 35 mila euro circa, per la carenza delle condizioni igienico sanitarie in cui versavano i servizi igienici, per la mancanza di un impianto antincendio, per la mancanza di presidi sanitari e per l’omessa valutazione dei rischi aziendali. Per quest’ultima violazione è stato adottato il provvedimento di sospensione con efficacia immediata, la cui revoca sarà condizionata alla presentazione del Documento di Valutazione dei Rischi ai militari della Tutela Lavoro.
Sanzioni per 25 mila euro e sospensione dell’attività per un altro negozio. Dalla consultazione delle banche dati in uso ai militari dell’Ispettorato del Lavoro è emerso che l’azienda occupava un dipendente, assente al momento del controllo. Nelle more degli accertamenti la ditta è stata multata per un ammontare di 25 mila euro circa, per l’omessa revisione dell’impianto antincendio, per la mancanza di presidi sanitari e per l’omessa valutazione dei rischi aziendali. Per quest’ultima violazione è stato adottato il provvedimento di sospensione con efficacia immediata, la cui revoca sarà condizionata alla presentazione del Documento di Valutazione dei rischi ai militari della Tutela Lavoro.
Gli altri cinque esercizi pubblici sono stati multati per un ammontare complessivo di 45 mila euro, per varie violazioni in materia di sicurezza (omessa dotazione di mezzi antincendio, mancanza di presidi medici di pronto soccorso, mancanza di formazione dei dipendenti ed irregolarità inerenti la pulizia dei servizi igienici destinati ai lavoratori).
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