Lavori in corso, dal 27 una sola corsia per senso di marcia: Marghera a rischio caos fino a Venezia

Strettoia necessaria per le prove di carico, mobilitata la polizia locale. Boraso: «Meglio il treno o la strada per San Giuliano»

VENEZIA. Saranno giorni di passione da e per piazzale Roma, a partire da mercoledì prossimo, 27 ottobre. Una corsia per raggiungere piazzale Roma, e una corsia per uscire da Venezia e raggiungere Mestre o la tangenziale, nel cantiere tra la Fincantieri e il Vega.

Un primo assaggio di quello che accadrà si è già avuto in questi giorni quando, in alcuni orari – in tarda mattinata – a causa della strettoia si sono formate lunghe code, con auto ferme a partire dal cavalcavia di Mestre, con alcuni automobilisti che hanno improvvisato pericolose manovre a “U” per girarsi e tornare indietro.

La strettoia, in questi giorni solo in determinate fasce orarie ma da mercoledì al 7 novembre definitiva, è legata al cantiere della macro-isola per il collegamento tra Mestre e Marghera, all’altezza del Vega. Nei mesi scorsi il cantiere ha visto dapprima la conclusione del montaggio della struttura portante del nuovo viadotto e poi il completamento della galleria artificiale al di sopra della quale sarà realizzata la rotatoria che consentirà la nuova manovra in direzione Venezia.

Ora l’avanzamento del cantiere prevede il completamento delle rampe di accesso al viadotto la cui realizzazione consentirà nella prima settimana di novembre l’esecuzione delle prove di carico per il collaudo statico dell’intera infrastruttura.

Un intervento che modificherà profondamente la viabilità cittadina, dal valore complessivo di 20 milioni di euro, per il quale si prevede la conclusione definitiva entro i primi mesi del 2023, probabilmente entro la fine di marzo.

«Fino ad oggi ci siamo impegnati per contenere l’impatto di questo imponente cantiere», dice l’assessore alla Mobilità, Renato Boraso, «e sono state sempre garantite le due corsie per ogni senso di marcia. In questa fase di lavorazioni, della durata prevista di solo 12 giorni, sarà tuttavia necessario ridurre i transiti su una sola corsia per ogni senso di marcia. Una necessità che è fondamentale per poter completare l’opera nei tempi previsti. In conseguenza di questo cambiamento che potrebbe avere effetti sul traffico, specie nelle ore di punta».

Per questo è già previsto l’intervento della polizia locale, per monitorare il traffico intervenendo in caso di necessità con possibili deviazioni in loco. «Invito comunque tutti i cittadini, pendolari ed operatori economici», aggiunge Boraso, «a valutare percorsi alternativi».

Ad esempio? «Meglio per quei giorni scegliere il treno, o percorrere la strada per San Giuliano». Già previsti anche piani di deviazione che saranno attuati solo in caso di emergenza o necessità. E che prevedono, appunto, la deviazione per San Giuliano. «Se il meteo sarà dalla nostra parte», prosegue Boraso, «ci sono le condizioni per anticipare i tempi di ripristino dell’attuale viabilità».

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