Lavori della Biennale al Lazzaretto vecchio, esposto ai carabinieri

VENEZIA. «Prego verificare che gli interventi degli allestitori della Fondazione La Biennale, per la predisposizione della sezione Virtual Reality della 75. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica, siano compatibili con l'interesse culturale delle scritte parietali e degli altri elementi decorativi dell'ospedale cinquecentesco e degli altri manufatti storici presenti all'interno dell'isola del Lazzaretto Vecchio».

Comincia così l’esposto firmato da Andrea Grigoletto, studioso, avvocato e presidente dell’associazione Forti, presentato ai carabinieri per la Tutela del patrimonio artistico e alla Soprintendenza archeologica del Veneto.

Oggetto della segnalazione appunto gli interventi in corso nell’isola, a due passi dal Lido, che dovrebbe diventare il futuro Museo della laguna. E intanto viene concessa, come da due anni a questa parte, alla Biennale per farci un allestimento collaterale alla Mostra del Cinema. «Ma devono essere interventi compatibili, non possiamo perdere la memoria storica della città», scrive Grigoletto.

Succede che proprio mentre nell’isola l’Archeoclub ha organizzato workshop con studenti ed esperti per la pulizia delle scritture parietali nel Tezon Vecchio da merci, materiali e grate in ferro vengono accatastati proprio a ridosso di queste testimonianze storiche. «Ce lo hanno segnalato con fotografie», continua lo studioso, «abbiamo chiesto adesso l ’intervento degli organi di vigilanza».

Le scritte, in inchiostro rosso, risalgono anche al Cinquecento. Testimoniano delle memorie di mercanti, marinai, facchini che erano confinati dalla Repubblica in quarantena nell’isola nei periodi di peste. Scritte, disegni, marchi commerciali che adesso vengono riportati alla luce. Con un lavoro che prosegue quello di recupero del Tezon Grando al Lazzaretto Nuovo.

Lavoro di recupero che può convivere con l’attività della Biennale in alcuni luoghi, come i Tezoni ottocenteschi, verso il Lido, restaurati proprio in occasione della Mostra di due anni fa. «Ma vogliamo sia fatta chiarezza», continua Grigoletto, «questo luogo che tramanda la memoria collettiva deve essere conservato e valorizzato. Non possiamo snaturarlo». Così l’esponente dell’associazione ha presentato il suo esposto denuncia. Chiedendo «siano rispettate le caratteristiche storiche dell’isola».

Il progetto del museo della Laguna, in parte finanziato e approvato da anni, è fermo al palo. 
 

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia