Lavori alla vecchia rete altre due fughe di gas
SPINEA. Iniziano i lavori in via Matteotti che per oltre un mese rivoluzioneranno la viabilità di Spinea e, nonostante i disagi siano per ora stati limitati, non sono invece mancate le proteste “preventive” di residenti e commercianti, che si sentono abbandonati e costretti da troppi mesi a difficoltà non previste.
Intanto, però, mentre da una parte si lavora per aggiustare, in altre strade si registrano piccole fughe di gas e interventi dei vigili del fuoco che fanno chiaramente capire l’esigenza di un rinnovo delle tubature in tutta la città. Sono iniziati solo un giorno fa i lavori che per un mese almeno porteranno alla chiusura di via Matteotti per il rifacimento delle tubature del gas, ma ieri sono emersi problemi, con telefonate ai vigili del fuoco, da almeno un paio di altre strade cittadine. Nella mattinata di ieri, i vigili sono dovuti intervenire per l’ennesima fuga di gas (per fortuna piccola e senza grosse conseguenze) in via Unità, ma le lamentele arrivano anche da via Pozzuoli, dove da alcuni giorni i residenti sentono un persistente odore. Piccole fughe sparse, dunque, che, se non sembrano avere grosse conseguenze, fanno però riflettere i residenti sulla situazione generale della rete a Spinea. «Stiamo sostituendo tutte le tubazioni del gas più vecchie, in particolare nella zona a est della città da via Bennati a via Matteotti in cui le strade e gli impianti sono di 60 anni fa», spiega l’assessore Gianpier Chinellato, «al termine dell’intervento, nel giro di pochi mesi, si procederà con le asfaltature delle strade, alcune delle quali saranno concluse già in primavera. In tutto, al termine dei lavori, il Comune conta di rimettere a nuovo e riasfaltare 6 chilometri di strade e il programma triennale dei lavori pubblici riserva un’attenzione particolare alle asfaltature che, come noto, possono essere eseguite solo con tempo stabile e asciutto».
In via Matteotti, però, intanto cresce il malcontento dei residenti, costretti a giri eterni per tornare a casa o recarsi al lavoro. E se qualcuno la butta sul ridere ( «Per andare a casa prenderò l’elicottero»), qualcun altro attacca i lavori eseguiti in precedenza («la scorsa estate hanno rotto le stesse vie e parlavano sempre di tubature del gas. Non si poteva fare un lavoro unico?»), mentre amaramente un commerciante spiega che «con questi nuovi lavori rischiamo di perdere ancora clienti, dopo quelli che se ne sono andati con l’istituzione dei sensi unici».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia