Lavori a Porto di Cavergnago, rischio caos

Si temono disagi in particolare per le partite casalinghe della Reyer. L’assessore Boraso: «Così guadagniamo sei mesi»
Via Porto di Cavergnago sarà off limits per i cantieri di allargamento e messa in sicurezza dell’incrocio sulla via Martiri della Libertà. Cantiere atteso da anni che Veneto Strade, la società regionale di gestione viaria, si appresta ad aprire entro i primi di ottobre. Per la verità si è già cominciato a lavorare per la bonifica ambientale. Ma come spesso accade, il cantiere, attesissimo, si porta dietro disagi che rischiano di creare non pochi problemi. In primis ai migliaia di tifosi che in auto andranno al Taliercio per seguire le gare casalinghe della Reyer, la squadra del sindaco vincitrice dello scudetto.


Il motivo è presto detto: «Interrompendo i collegamenti da Nord a sud le auto da Bissuola non potranno entrare direttamente in via Porto di Cavergnago ma si dovrà utilizzare la rotatoria tra via Martiri e via Orlanda e si temono ingorghi, specie a fine partita. E anche qualche manovra pericolosa come la svolta all’altezza dell’Actv», segnala il presidente della Municipalità, Vincenzo Conte. «Speriamo lascino il collegamento nord-sud per pedoni e cicli. Altrimenti la gente dovrà fare giri incredibili», ricorda. Pronta la replica dell’assessore Renato Boraso: «Chiudendo il collegamento diretto e obbligando alle svolte a sinistra si velocizza il cantiere di sei mesi. Qualcuno cercherà di svoltare davanti all’Actv? Vieteremo le svolte», ribatte.


Il cantiere (costo 1 milione e 328.000 compresi oneri per la sicurezza) è stato assegnato alla associazione temporanea di impresa (Ati) tra la capogruppo LF Costruzioni srl di Ponzano Veneto e la mandataria, la Brussi Costruzioni Srl con sede in Nervesa della battaglia. Vanno messi in conto 210 giorni di lavori, il che significa cantieri aperti almeno fino alla fine del 2018. E ad ogni partita della Reyer in casa si rischiano code perché al Taliercio non potendo arrivare direttamente da Bissuola, le auto dovranno fare un percorso più lungo e uscire poi su via Orlanda, dove vige l’obbligo di svolta a destra. Residenti e tifosi sono già in allarme. Andare al Palazzetto in auto rischia di diventare per un anno complicato e i bus in zona sono rari. Un prezzo da pagare, il disagio, per avere un incrocio non più a rischio incidenti mortali. Ma più avanti davanti al deposito Actv resta un altro punto pericoloso, per le svolte non autorizzate di tanti veicoli. Insomma, la situazione impone, evidentemente, vigilanza massima. Una volta finiti i lavori, le svolte saranno in sicurezza con corsie dedicate, i percorsi pedonali saranno adeguati, sarà rifatto l’impianto dell’illuminazione pubblica e le opere dei sottoservizi. In aiuto viene, in parte, l’apertura, prossima, della Vallenari bis.


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