Lavoratori Thetis presidio permanente

Scatta da domani un presidio permanente dei lavoratori di Thetis - l’azienda di ingegneria ambientale con sede all’Arsenale, di proprietà del Consorzio Venezia Nuova di cui l’amministratore unico...
Scatta da domani un presidio permanente dei lavoratori di Thetis - l’azienda di ingegneria ambientale con sede all’Arsenale, di proprietà del Consorzio Venezia Nuova di cui l’amministratore unico Werther Montanari ha appena comunicato l’avvio di 45 licenziamenti - nel territorio con volantinaggi e raccolta firme, a partire dal presidio davanti al Comune in concomitanza alla convocazione della commissione consiliare prevista per martedì a Ca’ Farsetti, sullo stato della società, presenti lo stesso Montanari e il commissario del Consorzio Giuseppe Fiengo. La ha deciso l’assemblea generale dei dipendenti di Thetis con le Rsu e la Filctem Cgil di Venezia, riunitasi per discutere dei prospettati licenziamenti. Già dichiarato lo stato di agitazione con il blocco degli straordinari.


In modo unanime vengono considerati questi licenziamenti inaccettabili e ingiustificabili.


«Ci sono troppe contraddizioni che girano attorno all’azienda Thetis», si legge in una nota sindacale emessa dopo l’assemblea, «che mettono in evidenza una sostanziale incapacità nel difendere un’azienda storica veneziana con elevate professionalità e fondamentale per la salvaguardia della Laguna di Venezia e della gestione del Mose. Com’è possibile che non più tardi di un mese fa l’amministratore unico di Thetis al tavolo regionale dichiara la volontà di predisporre un piano industriale con lo stesso perimetro occupazionale per rilanciare le attività di Thetis e soltanto un mese dopo presenta 45 esuberi? Com’è possibile che un mese fa i crediti di Thetis verso il Consorzio Venezia Nuova a detta dell’amministratore unico di Thetis non causavano nessun problema ed oggi sono fonte di 45 licenziamenti? Com’è possibile che dopo un anno non si sia trovata una soluzione per i lavoratori distaccati presso i laboratori dell’ex Magistrato alle acque e che l’unica soluzione sia quella di licenziare 23 tecnici di Thetis? Come si giustificano 45 licenziamenti con l’affidamento di lavori per centinaia di migliaia di euro a consulenti esterni anziché mantenerli nell’azienda di proprietà che ha già tutte le competenze e le professionalità? Com’è possibile che i commissari del Consorzio Venezia Nuova non si rendano conto che privando Thetis di circa 8 milioni di euro di lavori già effettuati minano seriamente l’aspetto economico e finanziario dell’azienda bloccando qualsiasi attività economica e gestionale e quindi decretando la definitiva chiusura dell’azienda?».




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