Lavoratori stagionali appello degli albergatori

Jesolo. Il presidente Michielli: «È necessaria una mediazione con il Governo» Le nuove regole hanno stabilito l’indennità di disoccupazione dimezzata
Di Giovanni Cagnassi

JESOLO. Naspi e nuove indennità di disoccupazione dopo l’estate, la stagione non assicurerà più a tutti un caldo inverno. Gli albergatori veneti, attraverso Federalberghi, hanno già chiesto che ci sia una mediazione a livello di Governo per trascorrere almeno un’altra stagione senza eccessivi sussulti per i lavoratori stagionali. Il presidente di Federalberghi Veneto, Marco Michielli, ha già ringraziato Sara Moretto del Pd per l’interessamento.

In sostanza, se chi lavorava sei mesi di stagione se ne assicurava altrettanti di disoccupazione invernale, adesso ne avrà solo tre garantiti. E chi ne lavorava quattro di mesi, passerà da quattro di disoccupazione a due. Indennità dimezzate. Questo significherà un duro colpo per tutti quegli stagionali che, facendo due conti, sputavano sangue per una stagione e poi si assicuravano un inverno sicuro con quasi un altro stipendio mensile. Non potranno più contare sulle stesse garanzie, dopo che troppi ne hanno approfittato.

«Ci siamo interessati come è normale che sia», spiega Michielli, «perché ci possa essere una mediazione, e per questo la deputata Moretto ci ha ascoltato e la dobbiamo ringraziare. Ma è chiaro che con il dimezzamento annunciato e in attesa di eventuali deroghe, ci saranno comunque, prima o poi, radicali cambiamenti per gli stagionali. Dobbiamo metterci nell’ordine delle idee che i controlli ci saranno e saranno sempre più severi per tutelare quei lavoratori onesti che rispettano le regole».

La guardia di finanza, la scorsa estate, aveva stanato a Jesolo centinaia di “furbetti”, soprattutto stranieri, che d’inverno tornavano a casa per lunghi mesi e percepivano le indennità, oppure continuavano a lavorare anche dopo l’estate percependo così quasi due stipendi per metà dell’anno. «È chiaro che tutto questo non potrà più essere», aggiunge il presidente dell’Aja, Massimiliano Schiavon, «e che i controlli saranno nell’interesse di tutti, perché il sistema sia equo e non consenta più a qualcuno di fare il furbo».

Gli stagionali sulla costa veneziana sono un esercito di 50 mila lavoratori. «Questi sono i numeri», dice il rappresentante del Metadistretto turistico, Danilo Lunardelli, ex assessore provinciale al turismo e già sindaco di Jesolo, «che possono anche salire in pienissima stagione. L’impatto delle nuove riforme è sicuramente altissimo e credo che una soluzione mediana almeno per quest’anno sarebbe opportuna anche per evitare scossoni eccessivi da una stagione all’altra».

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