Lavoratori precari, ottanta assunzioni

Saranno impiegati nella scuola, con un fondo di 1,7 milioni, ma restano fuori in 43. Recuperati 2 milioni per l’integrativo
Interpress/Mazzega Venezia, 29.07.2016.- Consiglio Comunale, Cà Farsetti presidiata dalle forze dell'Ordine per la protesta dei Comunali e BLM.-
Interpress/Mazzega Venezia, 29.07.2016.- Consiglio Comunale, Cà Farsetti presidiata dalle forze dell'Ordine per la protesta dei Comunali e BLM.-

Un milione e 700 mila euro per l’assunzione di 70-80 lavoratori precari (che però sono 119, 123 con quattro nuovi co.co.pro), per lo più personale della scuola. E circa 2 milioni recuperati per il fondo integrativo per i dipendenti comunali: sono i “premi” tagliati causa sforamento del patto di stabilità e che l’amministrazione Brugnaro intende agganciare esclusivamente al merito, mentre i sindacati intendono parlare anche di turni e organizzazione del lavoro straordinario.

Sono i due numeri che ieri l’assessore al Personale Mariano Romor ha portato con sé all’incontro con la Rappresentanza sindacale unitaria dei dipendenti comunali, per un avvio di riapertura della trattativa sui due fronti caldi - contratto integrativo e assunzione dei lavoratori precari - che accendono gli animi a Ca’ Farsetti sin quasi dall’arrivo della giunta Brugnaro, che ha disdetto unilateralmente il contratto integrativo, affermando come imperativo il pareggio di bilancio a fronte di fondi pubblici sempre più scarsi.

Dopo le tensioni dei giorni scorsi, il confronto accesso sui risultati della vertenza giudiziaria davanti al Tribunale del lavoro avviata dai sindacati contro la giunta, ieri le parti sono tornate a parlarsi, aggiornandosi per giovedì 1 dicembre, per entrare nel merito delle questioni. Temi sui quali le distanze restano siderali, al momento: sul fronte precari, ad esempio, in questa fase l’amministrazione intenderebbe assumere quanti si trovano già in graduatoria, ma non rinnovare il contratto ai 43 che restano fuori e che si ritroverebbero senza stipendio sin dai prossimi giorno di Natale. A questo proposito le organizzazioni sindacali chiedono un piano pluriennale di deprecarizzazione, con concorsi in parte ad accesso garantito.

Ampie distanze che sul fronte dell’integrativo, dal quale l’amministrazione vorrebbe stralciare la partita delle indennità del Casinò e ribadire il concetto della meritocrazia per la concessione delle integrazioni allo stipendio, mentre i lavoratori vogliono parlare anche di organizzazione. Il tavolo di trattativa rispetta l’impegno assunto in Prefettura il 3 novembre, ma quello che i sindacati contestano è la mancata presentazione da parte dell’amministrazione di un piano generale: bene se ne assumano 70, ma gli altri?

«Come Cgil, Cisl, Uil, Csa abbiamo chiesto», spiegano Daniele Giordano (Cgil), Carlo Alzetta (Cisl), Mario Ragno (Uil), Sergio Berti (Csa, «di definire il piano pluriennale di assunzioni in modo da avere certezze sui percorsi di deprecarizzazione e assunzione. Il Comune ha risposto che prevede una spesa per il 2017 di 1.680.000 euro di capacità assunzionale pari circa a possibili 80 assunzioni, che per noi saranno meno. Il Comune intende procedere con una parte scorrendo la graduatoria del 2014 dove ci sono ancora 43 lavoratori e una parte con concorso in cui riservare il 40% al personale precario. Si tratta di una risposta parziale e insufficiente, lasciando senza lavoro 60-80 persone Per queste ragioni abbiamo chiesto la presentazione di un piano chiaro e pluriennale che dia risposte certe». Quanto poi alla disdetta unilaterale del contratto integrativo, l’amministrazione ha aperto a una trattativa complessiva, dichiarandosi pronta a modificare l'indennità ispettiva del personale dell'ente in servizio presso il Casinò, tagliandola dei 2/3. «Non possiamo che prendere atto positivamente della riapertura del confronto», concludono i quattro segretari, «ma chiederemo risposte chiare al tavolo del 1 dicembre sui lavoratori precari e sulla distribuzione delle risorse economiche mettendo in discussione le scelte adottate nell'atto unilaterale»

«Fondamentale è che giovedì l’amministrazione presenti un piano pluriennale per la deprecarizzazione e riapra il confronto sul contratto, affrontando in questo contesto l’utilizzo del fondo d’avanzo da 1,7 milioni», dice Luce Lombardo.

Roberta De Rossi

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