Lavoratori del vetro mascherati in corteo «Serve un rilancio»
I lavoratori del vetro si ribellano alla crisi economica, alla concorrenza sleale, al mancato rilancio di un distretto che soffoca, e che sta iniziando seriamente a fare i conti con i licenziamenti dopo anni di ammortizzatori sociali.
A decine hanno sfilato ieri dal Ponte Longo fino a Fondamenta dei Vetrai, per poi riunirsi in assemblea in Sala Briati. In testa la Filctem-Cgil che ha organizzato manifestazione e assemblea generale degli addetti di settore, per alzare la voce e ricordare i problemi del settore. I due principali destinatari sono state le istituzioni e Confindustria Vetro Venezia, accusate dal sindacato di non fare abbastanza per tutelare i lavoratori, ma pure le stesse aziende.
Tra bandiere e megafoni in tanti hanno indossato cappellini rossi e maschere bianche, almeno a tratti, poiché i carabinieri di scorta hanno chiesto di manifestare in corteo a volto scoperto. I lavoratori non hanno battuto ciglio, tenendo la maschera solo in favore di fotografie e riprese televisive.
«Questo è l'ennesimo segnale che il sindacato lancia nella direzione del cambiamento, un aspetto che da tempo rivendichiamo», argomenta Michele Pettenò, segretario Filctem-Cgil Vetro Venezia. «La risposta che più di tutte vogliamo sentire è su cosa vogliono fare di questo distretto? Istituzioni e Confindustria proseguono nel silenzio, e stiamo pagando anche l'occasione mancata di fare gruppo per contrastare gli sgravi direttamente al Ministero. I problemi di Murano si risolvono assieme, salvaguardando di più lavoratori e aziende. Altrimenti il rischio è quello di vedere solo tanti negozi al posto delle fornaci, e senza investimenti le aziende chiuderanno, mentre già in tante si affidano a partner esterni per sopravvivere. Tutto a discapito della qualità del lavoro. Murano non vende più sogni ma disperazione». Il corteo si è soffermato anche di fronte l'ingresso della Venini, dove i lavoratori hanno simbolicamente osservato un minuto di silenzio dopo i primi quattro licenziamenti già avviati dall'azienda. E lunedì mattina sindacato e Venini si confronteranno per la prima volta alla Direzione territoriale del lavoro dopo gli scioperi della scorsa settimana. Giovedì prossimo saranno invece in Città Metropolitana. La Filctem-Cgil chiede il ritiro dei licenziamenti, ma le parti sembrano essere decisamente lontane tra loro.
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